Alcuni yogurt comuni contengono insetti anche se la maggior parte delle persone lo ignora: tutto quello che c’è da sapere sull’E120.
Sono passati oramai diversi mesi da quando l’Unione Europea ha dato il via libera definitivo alla distribuzione della farina di grillo e delle larve del verme della farina. La questione non è passata di certo inosservata, anzi, ha scatenato diverse discussioni accese sul futuro del cibo.
Tuttavia, ad oggi, abbiamo sempre consumato diversi prodotti che contengono insetti, ma la questione non ha mai creato scalpore. Il motivo di questo è forse una noncuranza di ciò che realmente contiene un alimento, dando per scontato che questo sia immacolato e privo di sostanze sgradevoli o poco salubri per la salute. Iniziamo dagli yogurt, tanto genuini, quanto primi in classifica per la loro presenza di insetti. Ma non tutti, intendiamoci, solo una precisa cerchia.
Spesso negli yogurt, in particolare quelli ai frutti rossi come fragola, lampone e simili, si trova il colorante E120, noto anche come carminio di cocciniglia, che si ottiene macinando migliaia di insetti per estrarre il famoso acido carminico. Questo colorante viene utilizzato per donare quel caratteristico colore rosso intenso agli yogurt, ma non solo: si trova anche in succhi, dolci e altri alimenti colorati. In molti casi, sono proprio i prodotti destinati ai bambini a contenerlo.
Questo colorante viene estratto principalmente da un insetto chiamato Dactylopius coccus (o cocciniglia), allevato soprattutto su piantagioni di cactus. Le femmine di questo insetto producono una sostanza rossa per difendersi dai predatori. Per ottenere il colorante, si raccolgono gli insetti con spatole, li si essiccano al sole e poi vengono macinati. Il tutto viene trattato con acqua calda per isolare l’acido carminico, il composto che dà il caratteristico colore rosso agli yogurt e altri prodotti.
La ritroviamo spesso negli yogurt ai frutti rossi, in alcuni succhi e caramelle, dove serve a dare quel colore rosso brillante. Anche i salumi, come certi hamburger, possono contenerla per migliorare l’aspetto visivo. Ma non finisce qui: è presente anche in rossetti e fard, proprio grazie alla sua capacità di regalare una pigmentazione intensa. Negli ultimi anni, tuttavia, molti marchi hanno optato per coloranti sintetici. Per capire se vi è la presenza o meno di questo colorante, è sufficiente controllare nell’etichetta la sigla ‘E120′.
E se già così può sembrare abbastanza, è bene sapere che un derivato degli insetti, la gommalacca (E904), viene utilizzato come agente di rivestimento per lucidare la frutta, caramelle e persino pastiglie di farmaci. La gommalacca è una resina prodotta dalla cocciniglia Kerria lacca, utilizzata in diversi settori per la sua capacità di formare una pellicola lucida e protettiva.
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