Attenzione: se il gatto si comporta spesso in questa maniera potrebbe essere il segnale che è stato infestato dalle zecche.
I proprietari di animali lo sanno bene: cani e gatti sono minacciati dal pericolo delle zecche, parassiti che possono infestare anche l’uomo e che si cibano essenzialmente del sangue degli animali. È il cosiddetto “pasto di sangue”.
I posti dove è più probabile incontrare zecche sono giardini, prati, boschi, parchi. Insomma, i luoghi più frequentati dagli animali. Da adulte le zecche sono più facili da riconoscere, soprattutto quando hanno “pasteggiato” col sangue del loro ospite.
In questo caso sono riconoscibili dalla forma rotondeggiante e dalle dimensioni che possono giungere anche al centimetro. Più complicato invece individuare una zecca allo stadio larvale: le dimensioni più ridotte le permettono di mimetizzarsi bene nel pelo del gatto. Un comportamento frequente del micio però può farci sospettare la presenza di questi parassiti succhiasangue.
Come facciamo ad accorgerci che il nostro gatto è stato infestato da una zecca? Generalmente il sintomo che si osserva di più nei gatti – ma anche nei cani – è rappresentato dal prurito localizzato. Il gatto tenderà a leccarsi o a mordicchiarsi in un punto specifico. Se ispezioniamo l’area interessata dal morso della zecca potremmo accorgerci che si presenta arrossata e infiammata.
Se la zecca si è staccata, a volte potrebbe esserci una piccola emorragia locale. Ma non è tutto: oltre al prurito localizzato potremmo notare altri sintomi come febbre, letargia, anoressia. Facciamo attenzione anche alla zona in cui si concentra il prurito. In genere le zecche vanno ad attaccarsi nelle zone del corpo dove il pelo è assente o è più diradato.
Pensiamo all’addome, alle zampe. Ma anche alle orecchie, alle ascelle, all’inguine. Converrà pertanto monitorare con attenzione e regolarità i gatti che accedono all’esterno – specialmente in primavera-estate – e esaminare con cura soprattutto le parti del corpo glabre o dove comunque la presenza del pelo è meno marcata. Cosa fare dopo aver constatato che il nostro gatto è stato attaccato da una zecca?
La cosa migliore da fare – soprattutto per chi ha scarsa o nulla dimestichezza – è evitare di giocare al piccolo veterinario. Le zecche sono vettore di numerose malattie anche gravi (a cominciare dalla ehrlichiosi, patologia che colpisce i globuli bianchi) e una rimozione scorretta può essere molto pericolosa per il nostro gatto. Meglio dunque astenersi dalle improvvisazioni e dai rimedi fai-da-te. Per tutelare al meglio il benessere dell’animale faremo bene a rivolgerci al nostro veterinario di fiducia.
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