Controlli fiscali: cosa rischi tu se esci da un negozio e non hai lo scontrino

Cosa ci può succedere in caso di controllo fiscale all’uscita del negozio se non abbiamo con noi lo scontrino?

In ognuno di noi cova uno smarritore seriale. Secondo alcune stime – forse esagerate – perdiamo in media nove oggetti ogni giorno. In aggiunta all’atavica tendenza dell’essere umano a perdere le cose in giro ci si mette pure la fretta. Quante volte cestiniamo lo scontrino nel primo bidone incrociato lungo la strada?

Rischi per il cliente senza scontrino all'uscita del negozio
Cosa rischia il cliente trovato senza scontrino ai controlli? – curiosauro.it

Ma cosa rischieremmo se una volta usciti dal negozio incappassimo in un controllo fiscale? In Italia l’emissione di scontrino fiscale è obbligatoria. Il che significa che il negoziante che fa il furbetto e non emette lo scontrino rischia grosso in caso di controllo antievasione da parte della Guardia di Finanza.

Ciò detto, a quali rischi va incontro il cliente uscito dal negozio con la sua merce sottobraccio ma sprovvisto di scontrino d’acquisto? Può capitare di non averlo per tanti motivi. Poco importa che siano entrate in gioco fretta o dimenticanza: davanti alla legge semplicemente non abbiamo con noi lo scontrino. Cosa può succederci?

Cosa rischia il cliente senza scontrino in caso di controlli all’uscita del negozio

Come anticipato, i negozianti che non emettono scontrino rischiano una multa salata, corrispondente al 100% dell’IVA evasa e comunque non inferiore a 500 euro. La multa scatta anche per scontrini di basso importo e perfino se la mancata emissione è dovuta a un guasto del registratore di cassa si rischia una sanzione tra 250 e 2000 euro.

Cosa rischia il cliente senza scontrino ai controlli fiscali
Anche l’acquirente può essere sottoposto a controlli relativi allo scontrino fiscale? – curiosauro.it

Insomma, c’è poco da scherzare. Tra il 1997 e il 2003 anche il cliente che veniva “beccato” senza scontrino rischiava di vedersi multare. Gli acquirenti erano tenuti a conservare lo scontrino anche dopo l’uscita dal negozio. E in caso di controlli fiscali avrebbero dovuto esibirlo per comprovare il loro acquisto.

Da oltre vent’anni però questo rischio non esiste più. La sanzione per il cliente senza scontrino è stata abrogata nel 2003. Allo stato attuale perciò il cliente privo di scontrino non corre alcun rischio di essere multato. In caso di controlli il consumatore non avrà l’obbligo di mostrarlo.

Resta comunque la possibilità, da parte del Fisco e delle Fiamme Gialle, di fare controlli sull’emissione degli scontrini. Il cliente può essere chiamato a fornire le proprie generalità, a dire cosa ha acquistato e dove (chiaramente rispondendo in modo veritiero alle domande da parte delle autorità: in caso contrario rischia di commettere il reato di falsa dichiarazione).

Alcune categorie sensibili – minorenni, anziani affetti da infermità mentale o fisica o chi in generale si trova in condizioni di disagio e incapacità – sono escluse dalle verifiche. Rimane l’obbligo per l’esercente di emettere lo scontrino. Dal 2003, come detto, è caduto però quello per i clienti di averlo con sé all’esterno del negozio. 

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