Un tema sempre al centro dell’attenzione pubblica. Il pagamento del canone Rai e i suoi infiniti risvolti pratici.
Una delle tasse più contestate nella storia del nostro paese. Il canone Rai, per un motivo o per un altro è sempre al centro del dibattito pubblico e non solo. Pagarlo o meno, come farlo, come intendere specifici importi e cosi via. Le domande che i cittadini si pongono in merito sono in linea di massima infinite, cosi come le modalità di contestazione dello stesso strumento, per molti assolutamente ingiusto. In ogni caso la tassa esiste e piaccia o meno bisogna pagarla.
Giusto o meno, il canone Rai, tranne casi eccezionali bisogna pagarlo. Tutto nasce, storicamente, come una sorta di tassa di possesso che colpiva coloro i quali disponevano molti decenni fa di un apparecchio televisivo, una sorta di tassa sul patrimonio, per intenderci. Man mano, però, la tv è diventata uno strumento di massa, ma la tassa, di fatto, è rimasta. Tra l’altro oggi, il canone si paga attraverso la bolletta delle elettricità, in modo automatico. Tale misura, fu adottata dal Governo Renzi, per abbattere, in tal senso, l’evasione fiscale.
In ogni caso, considerando quindi quelle che sono le regole che di fatto, impongono il pagamento del canone Rai, c’è da sottolineare che l’importo in questione deve essere pagato da “chiunque detiene un apparecchio televisivo”. Con il termine in questione si intende una tipologia di apparecchio in grado di “ricevere, decodificare e visualizzare il segnale digitale terrestre o satellitare, direttamente, oppure tramite decoder“.
Il canone è inoltre dovuto una sola volta, in relazione a tutti gli eventuali apparecchi posseduti in casa. In alcuni casi, cosi come anticipato, è possibile non pagare il canone. Limiti di età, reddito basso o casi eccezionali quali il fatto di ricoprire specifici ruoli, militari, diplomatici ecc. In ogni caso, è possibile, chiaramente sempre in base a specifiche condizioni, ricevere il rimborso dell’importo versato in modo automatico attraverso l’utenza dell’elettricità.
Nel caso in cui, per esempio, un soggetto, erede di un deceduto senza altri conviventi, al quale risulta ancora intestata una utenza telefonica, si vede addebitare due volte l’importo del canone in bolletta, sia sulla sua utenza che su quella dello stesso defunto, per esempio, è possibile richiedere un rimborso all’azienda. Il tutto può essere eseguito attraverso le modalità descritte dal portale web Rai.
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