Vivere fino a 100 anni è possibile, controlla questo valore del sangue nelle analisi: indica longevità, lo dicono i medici

Vuoi vivere fino a 100 anni? Per sapere se avrai questa fortuna ti basta controllare i risultati delle analisi del sangue. 

Il segreto della longevità è un mistero che nei secoli non ha mai mancato di affascinare e far nascere diverse leggende. Si parla di fonti della giovinezza, elisir di lunga vita e altri miracoli di questo genere, che però non sono altro il frutto della fantasia di qualche poeta o scrittore. In fondo tutti speriamo di vivere a lungo, oltre che in buona salute.

Donna che compie 100 anni
Per sapere se vivrai 100 anni basta guardare le analisi del sangue. – (curiosauro.it)

Se è vero che l’aumento della vita media ormai ha portato alla normalità arrivare a ottanta o novant’anni, rimangono rari gli ultracentenari. La persona più anziana del mondo attualmente in vita è una donna giapponese, Tomiko Itooka, che ha 116 anni. Ma il primato di longevità rimane quello di Mbah Gotho, un indonesiano che arrivò quasi a un secolo e mezzo.

La scienza ha più volte cercato a livello genetico la presenza di marcatori genetici che potessero suggerire la predisposizione a una vita lunga. Sappiamo che è l’invecchiamento cellulare la chiave per capire quando l’organismo inizierà a faticare a rinnovare i propri tessuti, ma ora sembra che la risposta sia più semplice. Non servono più analisi genetiche, perché bastano quelle del sangue.

Scopri se vivrai più di 100 anni con questo controllo del sangue

Secondo una ricerca condotta all’Università di Stoccolma il segreto della longevità si troverebbe in alcuni marcatori biologici presenti nel sangue. Pubblicata sulla rivista scientifica GeroScience si tratta di un’analisi condotta a partire le analisi ematiche condotte per 35 anni sulle stesse persone. I partecipanti sono stati suddivisi tra centenari e non centenari per un confronto.

Fialetta di sangue prelevato
Dalle analisi del sangue si può già capire se si vivrà a lungo. – foto pexels.com – (curiosauro.it)

I biomarcatori utilizzati come parametri di confronto sono stati otto, ma solo tre in seguito alle analisi sembrano essere correlati alla longevità. Tra questi il valore più rilevante sembra essere il contenuto di creatinina presente nel sangue, che si usa per verificare la salute dei reni. Dal filtraggio renale infatti questa viene fatta passare nelle urine per essere espulsa dal corpo.

Il valore di creatinina che ci si aspetta nelle analisi di una persona sana oscilla fra gli 0,8 e gli 1,2 mg/dl. Quando risulta superiore significa che i reni non stanno filtrando il sangue come dovrebbero, e quindi può indicare una malattia come un inizio della perdita della funzionalità renale. E infatti nello studio citato i centenari avevano in media valori più bassi.

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