Se avete sentito dire che per avere successo si deve dormire poco e lavorare molto, ecco qual è la verità dietro a questa narrazione.
“Chi dorme non piglia pesci!“, si sente spesso dire. Nella società in cui siamo inseriti, la produzione è considerata un valore umano: coloro che lavorano tanto e quindi guadagnano tanto sono generalmente visti meglio di chi, invece, dedica più ore al tempo libero o ad altre attività poco o non remunerative. In diversi casi, inoltre, le persone di successo affermano che il loro vantaggio è quello di dormire poco e di dedicare gran parte della giornata a sé stessi e ai propri obiettivi, ma è proprio così? Ecco la verità.
Molto spesso, quando si parla con persone in carriera e si chiede loro qual è il segreto della loro posizione, si sente parlare di una completa e totale dedizione umana al proprio obiettivo e quindi al proprio lavoro. Tutto passa in secondo piano, dalla famiglia agli hobby e perfino al riposo notturno, che quindi diventa scarso se non assente. In realtà, però, non sempre è così.
Per avere successo bisogna rinunciare a dormire?
Dormire un numero sufficiente di ore consente non solo di svegliarsi riposati, ma permette anche di avere le energie sufficienti a lavorare nel modo giusto, dedicando le corrette attenzioni a tutte le mansioni della giornata. In realtà, però, non tutti fanno nottate da otto ore e c’è chi preferisce brevi sessioni di sonno, ma ripetute: un esempio è quello di Tim Cook, CEO di Apple che ogni mattina si sveglia alle 3:45.
Mark Zuckerberg, invece, è diverso dalla classica narrazione dell’imprenditore che non dorme mai: la sua sveglia suona alle 8 di mattina ma, se la sera prima è andato a letto tardi, si concede anche qualche ora di sonno in più. Discorso molto simile quello relativo a Bill Gates che, sebbene invidi quelle persone che riescono ad essere lucide pur dormendo poco, ha rivelato di aver bisogno di almeno sette ore di sonno a notte, per riuscire ad essere creativo.
E che dire di Elon Musk, il CEO di Tesla e di SpaceX? Anche lui non può rinunciare a un numero minimo di ore di sonno, che nel suo caso si attesta intorno alle sei per notte. È invece di ben 8 ore a notte il fabbisogno minimo di Jeff Bezos, il creatore di Amazon. Insomma, quando vi dicono che per avere successo non dovete dormire, non credeteci!