Siamo abituati ad utilizzarla ogni giorno per la pulizia della nostra cucina. Eppure, è un vero e proprio covo di batteri.
Mantenere un ambiente pulito e salubre in casa è di fondamentale importanza. Dedicarsi alle pulizie domestiche con costanza aiuta sicuramente a vivere serenamente in maniera sicura, ma spesso questo non basta, sono necessarie ulteriori accortezze.
Infatti, i batteri e le impurità sono dietro l’angolo e si depositano sugli oggetti che usiamo per pulire. Un esempio concreto di quello di cui stiamo parlando è rappresentato dalla spugnetta per i piatti. L’umidità costante, l’uso continuo e il contatto con residui di cibo, favoriscono la proliferazione di muffe e batteri, rappresentando un ricettacolo di impurità.
Uno studio, condotto da un gruppo di ricerca norvegese e di recente pubblicato sul Journal of Applied Microbiology, dimostra che anche poco tempo dopo essere stata utilizzata, la spugnetta per i piatti diventa un ricettacolo di germi. È importante sottolineare che la maggior parte di questi non sono dannosi per la salute dell’ uomo. Tuttavia, batteri come la salmonella, se portati attraverso il passaggio delle mani dalla spugnetta al cibo, possono provocare molti problemi.
Lo studio effettuato e le possibili soluzioni
Lo studio ha preliminarmente effettuato un sondaggio sull’utilizzo di spugnette e spazzole su 9666 persone residenti in Europa. È stato notato come la spugna sia l’accessorio principalmente usato per pulire piatti, pentole e padelle. Solo in due paesi viene usata maggiormente la spazzola (Danimarca e Norvegia). Quindi, si è proceduto esaminando le spugnette da cucina di 20 persone che vivono in Portogallo e 35 spazzole e 14 spugne di individui residenti in Norvegia.
Nonostante nessun batterio patogeno sia stato trovato, si è scoperto come in generale i batteri sulla spugnetta siano generalmente superiori rispetto a quelli sulla spazzola, perché l’ambiente interno di questa è l’ideale, con la sua umidità, per la proliferazione dei germi.
Quando i ricercatori hanno aggiunto i batteri della salmonella, si è riscontrato che nelle spazzole lasciate ad asciugare tutta la notte sono notevolmente inferiori rispetto a quelli presenti sulle spugne che, allo stesso modo, sono messe ad asciugare. Ciò perché ovviamente le seconde trattengono maggiormente l’acqua e una notte non basta per il loro asciugamento.
La cosa sorprendente della ricerca è che i batteri sulla spugna proliferavano a prescindere dalla pulizia, dall’uso e dalla conservazione di questa. Si è giunti alla conclusione che, per lavare i piatti, è molto più igienico usare una spazzola piuttosto che le spugnette.