Ti sei mai chiesto cosa accadrebbe al tuo corpo se non accendessi i riscaldamenti in casa per tutto l’inverno?
Immaginare di trascorrere l’inverno oggigiorno senza il riscaldamento è pressoché impossibile. Stiamo parlando, infatti, di un comfort sì, ma assolutamente essenziale. Così come, infatti, il caldo eccessivo non fa bene alla nostra salute, anche il freddo non scherza mica.
E per quanto negli ultimi anni abbiamo dovuto fare i conti con una situazione geopolitica altamente instabile e che ha avuto ricadute economiche non da poco, specialmente col prezzo del gas alle stelle, non si può di certo rinunciare al riscaldamento in casa. E così, si è preferito rinunciare ad altro – come a un’uscita in più fuori il sabato sera – per poter pagare la bolletta della luce e del gas sotto il segno dell’inflazione e del caro energia.
E per quanto seppellirsi sotto strati di coperte e piumoni possa essere funzionale, non è di certo una soluzione ottimale. Soprattutto i freelancer o i dipendenti in smartworking, infatti, hanno bisogno di un ambiente caldo abbastanza per poter lavorare bene. Ma cosa accadrebbe al nostro corpo se non accendessimo i riscaldamenti in casa durante l’inverno? Ora arriva la risposta definitiva!
Le conseguenze sul nostro corpo dei riscaldamenti spenti in inverno: i rischi sono enormi
L’Università britannica del South Wales, nel Galles, si è chiesta cosa accadrebbe al nostro corpo se non si accendessero i riscaldamenti per tutto l’inverno. E i risultati sono davvero incredibili. Col coinvolgimento del giornalista James Gallagher, il team di ricercatori britannici ha potuto analizzare gli effetti del freddo sull’uomo.
Nello specifico, Gallagher è stato portato in un ambiente la cui temperatura oscillava tra i 21 e i 10 gradi, ovvero il range di temperature che si registra di solito nei paesi con un inverno non abbastanza rigido. Tuttavia, anche se si tratta di una condizione termica piuttosto mite, questa può avere sul nostro corpo conseguenze devastanti.
Innanzitutto, il giornalista, oltre ad avere piedi e mani freddi, ha riscontrato sin da subito rigidità muscolare sotto i 18 gradi. Diciamo però come si tratti di una condizione più che fisiologica. Meno gradi ci sono, infatti, e più diminuisce l’afflusso del sangue alle estremità del corpo per proteggere cuore e organi vitali. Ma non finisce qui. Sottoporre, infatti, il nostro corpo al freddo prolungato, per via dell’aumento della pressione sanguigna per salvaguardare gli organi vitali, può avere come conseguenze:
- Emicrania;
- Reazioni cutanee;
- Rigidità muscolare;
- Difficoltà motorie;
- Problemi respiratori;
- Abbassamento delle difese immunitarie;
- Aumento del rischio di ictus e infarti;
Per tutte queste ragioni quindi, è meglio non ridurre drasticamente le temperature interne per troppo tempo: ne va della tua salute!