Sapevi che nel mondo esiste una città che non è governata da leggi? In questo articolo ti raccontiamo la sua nascita e la sua storia.
Il mondo che conosciamo è permeato e guidato da leggi, un tessuto invisibile ma onnipresente che regola ogni aspetto della nostra esistenza. Queste leggi, che possono variare da quella naturale a quella scritta dall’uomo, sono fondamentali per mantenere l’ordine, la giustizia e la coesione sociale in tutte le società.
Le leggi naturali, intrinseche al nostro universo, governano fenomeni come la gravità, la termodinamica e l’evoluzione biologica. Senza queste, il caos regnerebbe e la vita come la conosciamo non sarebbe possibile. La comprensione e l’osservanza delle leggi naturali hanno permesso agli esseri umani di adattarsi e prosperare nel loro ambiente.
Tuttavia, le leggi umane sono altrettanto cruciali per la nostra convivenza. Esse fungono da collante sociale, definendo i diritti e i doveri di ciascun individuo e stabilendo le regole del gioco nella società. Queste, create attraverso processi democratici o attraverso governi centralizzati, mirano a garantire la sicurezza, la giustizia e il benessere collettivo. Eppure sapevi che esiste una città in cui non ci sono leggi? Vediamo qual è e la sua storia.
Stiamo parlando di Slab City, un villaggio abusivo statunitense situato nel sud-est della California, vicino alla cittadina di Niland. Questo è composto da camper, roulotte e veicoli abbandonati. Durante i mesi più freddi dell’anno, la popolazione arriva a toccare i duemila abitanti e comprende nomadi e hippie che vogliono fuggire dalla civiltà. Al suo interno non vi sono elettricità, acqua corrente o altro tipo di servizio sociale.
Le persone che vivono nei camper sono solitamente munite di generatori e pannelli fotovoltaici per poter soddisfare i propri bisogni primari. La comunità è diventata una sorta di “città senza leggi” perché non è regolamentata da un governo locale o statale. Non esiste un servizio di polizia formale e i residenti spesso gestiscono tutto in modo autonomo. Nonostante la mancanza di leggi formali, Slab City ha una forma di sistema sociale informale.
La comunità ospita eventi culturali e alcuni residenti si impegnano in attività di volontariato per mantenere l’ordine e la pulizia nella zona. Tuttavia, è importante notare che la mancanza di una struttura legale formale può comportare sfide in termini di sicurezza e accesso a servizi essenziali come l’acqua e l’elettricità. Slab City è un luogo unico che attrae persone alla ricerca di libertà e autenticità.
La sua mancanza di regolamentazione, però, può anche presentare sfide e rendere necessaria una certa resilienza per coloro che scelgono di chiamarla casa. Il nome Slab City deriva dalle lastre di cemento abbandonate, rimaste dopo la demolizione della base militare, che ora servono come fondamenta per molti degli edifici improvvisati presenti nella zona. Fu fondata all’inizio degli anni Sessanta in un’area desertica che fungeva proprio da base militare americana durante la seconda guerra mondiale.
Una volta smantellato l’accampamento nel 1958, i primi nomadi iniziarono ad insediarsi negli oltre due chilometri quadrati di terreno abbandonato; la popolazione crebbe sempre di più fino a raggiungere il suo picco alla fine degli anni Ottanta, quando arrivò a contare circa quattromila abitanti. Nel 1990, nei pressi di Slab City, l’artista Leonard Knight realizzò la Salvation Mountain, una piccola collina artificiale ricoperta di pittura acrilica e addobbata con simboli dedicati a Dio.
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