La collaborazione con un artista internazionale è stata tra i fattori determinati per diventare delle star del rock contemporaneo.
Insieme a lui hanno curato i video di alcune delle loro canzoni di maggior successo come Vent’anni e Zitti e buoni. Il suo nome è noto nell’ambiente da diverso tempo, sin da quando nel 2008 è riuscito a inaugurare un sodalizio vincente con Mtv e poi con X-Factor. Il primo in assoluto a puntare su di lui tra i ‘big’ è stato Jovanotti. Poi Laura Pausini, Achille Lauro, Gianni Morandi e, appunto, i Måneskin.
Non c’è dubbio: nella cavalcata trionfale di Damiano, Victoria, Ethan e Thomas c’è il suo zampino. Arrivare a diventare una delle band rock più amate dei nostri anni non è stata impresa facile, se ci sono riusciti è anche grazie a lui. Nel corso degli anni hanno creato un legame indissolubile destinato a durare anche in futuro.
Chi è Nick Cerioni, l’uomo che ha portato al successo i Måneskin
Il punto di svolta della carriera di Nick Cerioni è stato sicuramente il Festival di Sanremo 2020, all’Ariston ha infatti avuto modo di curare il look di artisti del calibro di Orietta Berti e Achille Lauro. Il suo percorso inizia in realtà diversi anni prima: dopo la laurea in Fashion Communication, nel 2008 inizia a lavorare per Mtv e subito dopo anche per X-Factor.
A puntare per primo su di lui è stato Jovanotti, che volle fargli gestire i suoi outfit per il tour già nel 2011. La settantesima edizione della kermesse musicale però lo ha consacrato definitivamente: c’è lui dietro i ‘quatri’ del cantante romano, dietro il vesitto di conchiglie della Berti. Non solo abiti ma veri e propri universi schiusi al pubblico tramite scelte ben precise che non vanno a snaturare l’essenza dell’artista. “Non c’è dubbio, lo stile conta al 100% e la moda allo 0%”, ha dichiarato in un’intervista a Sound Identity.
Con i Måneskin invece la collaborazione è andata avanti di pari passo con l’esplosione della band. A determinare il successo del gruppo è stata sicuramente la musica ma anche il loro modo di presentarsi: una commistione di glam, gender fluidity e look androgino che ha conquistato proprio tutti. Anzi, ha contribuito al consolidamento di un ‘genere’ nel mondo della moda.