Esistono dei metodi per poter invogliare i propri bambini a leggere di più: se il tuo bambino proprio non vuole leggere, prova questi.
Cercare di avvicinare i propri figli al magico mondo della letteratura non è così facile quanto sembra. Purtroppo alle volte il bambino proprio non vuole e rifiuta categoricamente di provare a buttarsi sulla lettura di un libro. E c’è anche da considerare che tanti degli approcci tradizionali e celebri possono invece scaturire proprio l’effetto opposto. Quindi, qual è il metodo migliore per spingere il bambino a coltivare la passione della lettura?
Secondo alcuni esperti la chiave sembrerebbe evitare a tutti i costi che la lettura si trasformi in una specie di obbligo o dovere, scolastico e non. La verità è che imporre al bambino la lettura può fare da effetto boomerang e allontanarlo invece dal piacere di leggere. Lo diceva anche Gianni Rodari, che “il verbo leggere non tollera l’imperativo”.
Invogliare il bambino a leggere: metodi e consigli
Di conseguenza, il primo importante consiglio è di non forzare mai il bambino o imporre i propri ricordi felici dell’infanzia su di lui. L’amore per i libri non è necessariamente un fattore che si passa geneticamente, ma deve nascere invece in modo spontaneo nella singola persona. Ovviamente però, se la lettura è una costante nella vita dei genitori, è più probabile che poi il bambino imiti.
L’avvicinarsi al mondo della lettura è graduale e i tempi di ogni singolo bambino vanno rispettati. Ad esempio, anche se tra gli 8 e i 9 anni per esempio dovesse nascere un forte disinteresse, non è detto che questo rimanga, c’è sempre la possibilità di un cambio di idee. Spesso poi con l’inizio delle scuole, l’approccio dei genitori tende a cambiare e la spinta verso la lettura inizia a diventare più forte. Ma ricordatevi che l’obbligo ha sempre la possibilità di creare rifiuto. Importante consiglio è anche permettere al bambino la scelta, e non serve limitarsi ai libri “giusti” per la loro età.
Un altro consiglio è di creare una tradizione, ad esempio una gita settimanale in biblioteca. Può nel tempo diventare un’occorrenza simpatica per il bambino, che trasforma l’atto della lettura in una vera e propria esperienza che non è la solita routine di tutti i giorni. Anche qua, lasciare che il bambino scelga la propria lettura può farlo sentire importante.
Un altro modo per creare un imprinting sul mondo della lettura è ad esempio provare a fare letture ad alta voce, proprio per creare occasioni speciali e far sentire i bambini coinvolti nell’atto. Però è sempre bene tenere presente che non esiste davvero una formula magica. Ognuno ha i propri interessi e se la lettura non dovesse fare per il vostro bambino, potrà trovare altri hobby altrettanto appaganti.