Per tutti c’è una seconda chance: per un giocatore della Juventus potrebbe essere scattato il momento del riscatto.
Ci sono calciatori che fanno un lavoro prezioso ma oscuro. Spesso sottovalutati, malgrado alcuni passaggi a vuoto (chi può dire di non averne mai avuti?) garantiscono invece un rendimento costante e sicuro. E oltretutto, da veri professionisti, non smettono mai di lavorare per migliorare i propri difetti nell’arco della loro carriera.
Non saranno dei fuoriclasse della pedata, ma alla lunga – grazie all’applicazione e agli sforzi – spesso e volentieri sono capaci di ritagliarsi uno spazio tra colleghi ben più blasonati e talentuosi. Chi ha qualche anno in più sulle spalle si ricorda ad esempio di Filippo Galli, il roccioso stopper brianzolo del Milan che doveva giostrarsi in una difesa (la più forte di sempre dei diavoli rossoneri) dove si muovevano fenomeni assoluti come Baresi e Maldini.
Eppure Filippo Galli fu capace di prendersi uno spazio fondamentale nel Milan degli Invincibili, collezionando trofei a iosa (senza mai essere chiamato in Nazionale, a parte la partecipazione alle Olimpiadi di Los Angeles).
Stessa sorte per Sergio Brio, il difensore centrale della Juventus in un altro reparto difensivo popolato da straordinari campioni (Zoff, Scirea e Cabrini solo per fare tre nomi). Anche lo stopper leccese, formidabile in marcatura e nel gioco aereo anche grazie alla sua stazza imponente, vinse di tutto in maglia bianconera. Ma in Nazionale fu sempre chiuso da maestri dell’arte difensiva come Collovati, Ferri e lo “zar” Vierchowod.
Cacciato dalla Juve, adesso può prendersi la rivincita
Altri tempi, ma anche storie che – fatte le debite proporzioni – si ripetono pure oggi. Proprio nella Juventus c’è un giocatore – al quale non è nemmeno ignoto l’odore dell’azzurro, avendo giocato 7 volte con la maglia della Nazionale – che potrebbe prendersi una rivincita coi fiocchi dopo essere stato relegato tra i comprimari, addirittura allontanato da Torino.
Ci riferiamo a Daniele Rugani, che a 29 anni appare nel pieno della maturità calcistica. In passato alcune sue prestazioni non impeccabili (come quella in Juve-Villareal) a volte hanno lasciato a desiderare e tra 2020 e 2021 gli sono costate il trasferimento lontano dalla Continassa, prima in Francia (sponda Rennes) e poi al Cagliari.
Il Rugani rientrato alla Juve nella stagione 2021-2022 però ha dimostrato di avere un passo diverso. Le doti fisiche (190 cm per 84 kg) non gli sono mai mancate. Ma oltre all’atletismo il difensore ha messo in mostra temperamento e carattere. In questo modo, in maniera umile e silenziosa, ha lasciato parlare i fatti arrivando a rilanciarsi. È un Rugani più attento e concentrato quello di oggi, che secondo tanti merita il rinnovo del contratto. A livelli pari almeno a quelli di un Federico Gatti, con bonus legati alle prestazioni.
Rugani, esperienza a concentrazione al servizio dei colori bianconeri
Si dirà che Rugani (classe 1994) a luglio del prossimo anno compirà trent’anni. La stessa età però che vide arrivare a Torino dal Wolfsburg – dopo stagioni non facili – un certo Andrea Barzagli, destinato a diventare una delle colonne della difesa bianconera: la famosa BBC, insieme a Bonucci e Chiellini (completati da un portiere come Gigi Buffon, scusate se è poco), la base difensiva dei successi della Juve di Conte e di Allegri.
Dunque anche Rugani può avere ancora tantissimo da dare alla Zebra. In assenza del totem Danilo, out per infortunio, il difensore vive un momento positivo e si è costruito il suo spazio.
A Firenze ha portato tranquillità e esperienza in campo nella vittoriosa trasferta juventina, col Cagliari è perfino andato a segno. In questo modo il capitano bianconero (è ancora incerto se Danilo giocherà nel big match con l’Inter) non avrà bisogno di accelerare i tempi del rientro.