Le formiche sono dotate di una particolare abilità che potrebbe addirittura salvare vite umane. Ecco cosa hanno scoperto gli esperti francesi nel corso di una ricerca che ha coinvolto tre colonie di insetti ‘addestrati’
È possibile addestrare le formiche a riconoscere i segnali di una delle più temibili patologie che colpiscono l’uomo? A quanto pare la risposta è affermativa e si tratta di una scoperta che potrebbe rivelarsi di primaria importanza tanto da poter consentire, agendo tempestivamente, di salvare molte vite umane.
Stando a quanto emerso da una ricerca effettuata con tre colonie di insetti da un team di esperti di Parigi, le formiche sarebbero in grado di individuare il cancro ‘fiutandone’ l’odore. Per arrivare a tale risultato gli scienziati hanno scelto degli esemplari raccolti nella foresta francese di Ermenonville e le hanno poi addestrare ad individuare, mediante l’odore, la malattia nelle urine.
Si tratta di una specie nota come formica fusca, piuttosto comune nell’emisfero settentrionale e presente in grandi quantità anche nel dipartimento francese dell’Oise nei pressi di Senlis. Prima di avviare la ricerca vera e propria sono stati effettuati una serie di test che hanno consentito al team guidato dalla professoressa Patrizia d’Ettorre dell’Università Sorbona di accertare che le formiche sarebbero dotate della capacità di individuare le cellule tumorali umane cresciute in laboratorio. L’addestramento ha coinvolto tre colonie, che, passo dopo passo, hanno ‘imparato’ ad associare l’odore dei tumori ad una ricompensa. Infatti, come spiegato dal team, è caratteristica propria di alcune cellule tumorali quella di avere specifici composti organici volatili e questo dà origine all’odore che le formiche sono state abituate a fiutare.
Gli scienziati hanno spiegato che questi insetti sono caratterizzati da “un senso dell’olfatto raffinato” e per questo “possono essere addestrati facilmente e rapidamente con il condizionamento olfattivo”. Come stimolo è stata usata l’urina di topi xenotrapiantati con tessuti tumorali derivati da pazienti, per dimostrare, ha proseguito il team “che le singole formiche possono imparare a discriminare l’odore dei topi sani da quello dei topi portatori di tumore e farlo dopo solo tre prove di condizionamento”.
Nel corso di ogni test è stato valutato il comportamento di ogni singola formica ed i risultati lasciano poco spazio ai dubbi: terminato l’addestramento le formiche delle colonie hanno trascorso il 20% in più del tempo, in media, nelle vicinanze dell’odore “appreso” rispetto a differenti stimoli. Tutti i risultati dello studio sono stati resi noti nelle scorse ore in un articolo pubblicato sulla rivista Proceedings of the Royal Society B: Biological Sciences.
E sono stati così commentati: “Le analisi chimiche hanno confermato che la presenza del tumore ha modificato l’odore delle urine, supportando i risultati comportamentali”. La conferma dunque è lampante: “Le formiche – ha concluso il team – rilevano in modo affidabile segnali tumorali nelle urine dei topi e hanno il potenziale per agire come biorilevatori di cancro efficienti ed economici”.
Articolo di Daniele Orlandi
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