Incredibile scoperta della comunità scientifica: l’orso polare non è più il predatore più grande dell’Artico.
Se anche tu hai sempre pensato che l’orso polare fosse il più grande predatore dell’Artico sappi che ti sei sbagliato di grosso.
Già, perché a tal proposito gli scienziati hanno fatto un’incredibile scoperta. Secondo Rémi Amiraux dell’Università di Manitoba, in Canada, l’idea per cui l’orso bianco sarebbe il re dei ghiacci è in realtà una convinzione errata. Per lui sul trono ci sarebbe un altro insospettabile animale. Sai già di che cosa stiamo parlando? Guarda un po’ qua con i tuoi stessi occhi: non riuscirai a crederci, davvero pazzesco!
Non è lui il più grande predatore dell’Artico: l’incredibile scoperta
In un recente studio pubblicato su PNAS, Rémi Amiraux ed il suo team di ricercatori dell’Università di Manitoba, in Canada, la scienza e la zoologia avrebbero sempre sbagliato a dare troppa importanza a ciò che succede sulla costa dell’Artico, trascurando invece ciò che accade sottacqua. Motivo per cui avrebbe fatto un’incredibile scoperta.
Il predatore più grande dell’Articolo non sarebbe, dunque, l’orso polare, ma un altro animale del tutto inaspettato. Riesci ad immaginare di che cosa stiamo parlando? Ebbene, di una stella marina. Incredibile, non è vero? Eppure è proprio così!
L’orso polare perde il trono
L’eccessiva semplificazione del concetto di catena alimentare secondo cui alla base ci sono gli erbivori mentre al vertice ci sono i predatori apicali, vale a dire coloro che mangiano tutto ma non vengono mangiati da niente e da nessuno, ha portato a sottovalutare alcune specie animali. Per esempio, quelle marine. Motivo per cui nell’Artico l’orso polare è sempre stato considerato il più grande predatore in assoluto.
Ad ogni modo, gli studi di Amiraux e del suo team di esperti hanno messo in evidenza l’esistenza di una specie bentonica, che vive quindi sui fondali marini, ancora più ‘grande’ di lui. Stiamo parlando delle stelle marine appartenenti alla famiglia delle Pterasteridae. Esse di fatto si nutrono di bivalvi, cetrioli di mare e spugne, tutti predatori che mangiano qualcos’altro, ma che a loro volta non sono mangiati da altri.
Ciò conferirebbe loro, quindi, la medesima posizione che assumo gli orsi polari nell’Artico. L’unica differenza sta nella dimensione delle prede, motivo per cui fino a poco tempo fa ci si è concentrati soltanto sull’orso polare considerandolo l’unico e solo re dell’Artico.
Articolo di Veronica Elia