Sebbene si dica che in amore e in guerra tutto è concesso, ci sono alcune armi severamente vietate anche nei conflitti. Ecco quali sono
Nel corso dei secoli, le armi si sono affinate sempre di più. Migliorate in tecnica, comodità e funzionalità, le guerre hanno segnato l’avanzamento della tecnologia anche in questo ambito. Ci sono alcuni tipi di arma, però, vietati anche nei peggiori conflitti.
Fucili, pistole, cannoni, coltelli e chi più ne ha più ne metta sono le armi comuni, usate da tutti gli eserciti impegnati nelle battaglie. Ce ne sono alcune, però, ben più infime e pericolose che sono bandite anche dalle guerre più estreme: ecco di quali si tratta.
Le armi vietate in guerra
La prima arma vietata in guerra è quella dei bastoncini Punji: si tratta di trappole mortali che, usate dall’Esercito del Vietnam del Nord durante la guerra contro gli USA nel 1960, erano fatte di bambù e venivano nascoste nelle foreste. L’uso di questi bastoncini in conflitto è vietato dalla Convenzione di Ginevra del 1980 e questa arma è al decimo posto nell’elenco delle 13 armi estremamente pericolose vietate nelle guerre.
Altra arma bandita è poi il napalm, un composto esplosivo usato soprattutto nella seconda metà del XX secolo. Definito “crudele” dallo stesso Winston Churchill, è stato largamente usato dall’Esercito USA nel contesto della guerra in Vietnam. Tra i suoi ingredienti c’è anche un agente gelificante che si attacca ai bersagli, causando la combustione immediata di ciò che tocca. L’8 giugno del 1972, il napalm venne accidentalmente sganciato da un aereo sui civili del Vietnam e sulle stesse forze USA: da quel momento, Reagan firmò il trattato che lo bandì dalle guerre.
Altra arma bandita dalla Convenzione è quella biologica: si vieta in ogni modo lo sviluppo, la produzione, l’acquisizione, il trasferimento e l’uso di armi biologiche e tossiniche, composte da virus o batteri. Quello in merito a questa arma è stato il primo trattato multilaterale di disarmo ed è entrato in vigore il 26 marzo 1975. Queste potrebbero essere in grado di innescare epidemie o addirittura pandemie: si dice che, nel corso del primo conflitto mondiale, la Germania mise in piedi un programma clandestino per infettare i bovini e i cavalli degli Alleati.
Anche le armi chimiche sono severamente vietate, durante le guerre. Si tratta di sostanze pericolose in grado di far ammalare immediatamente chi le respira e sono, ad esempio, il cianuro, il sarin o il gas mostarda. Così come le armi chimiche, anche le armi laser accecanti sono vietate dal 13 ottobre 1995: queste, oltre ad impedire la visione, possono causare anche cecità permanente e problemi alla vista.