Chi deve sostenere i costi del funerale qualora la persona venuta a mancare sia nullatenente o non abbia parente alcuno? Ecco chi deve intervenire in questi casi
Sostenere le alte spese di un funerale non è sempre semplice per una famiglia. La limitata disponibilità economica o il fatto che il defunto non abbia parenti o sia deceduto senza avere denaro da parte, può rendere molto difficile capire chi debba sostenere i costi di un servizio funebre completo.
Ed è una domanda che in tanti si pongono: se non vi è la possibilità di pagare le esequie della persona cara venuta a mancare o se il defunto è nullatenente come bisogna procedere? Ebbene cerchiamo di capirlo entrando nel merito della questione.
Vi è la possibilità, purché sussistano determinati requisiti ‘economici’ di richiedere al Comune di residenza la copertura dei costi per il funerale ma come è possibile farne richiesta e ottenere le agevolazioni parziali o integrali? Occorre distinguere i funerali in due tipologie ovvero quelli sociali, che previa richiesta comportano la possibilità di ottenere uno sconto del 50% sulle spese funebri. Vi possono accedere le persone che versano in difficoltà economica e che risultano essere seguiti dai servizi sociali: la famiglia del defunto dovrà versare l’altra metà della spesa del funerale ma soltanto nel momento in cui sarà in grado di sostenerla.
Il secondo caso è chiamato ‘funerale di povertà’ e prevede che la famiglia del defunto non debba pagare alcunché per le esequie del proprio caro. Questo perché ogni Comune stanzia annualmente una cifra per far fronte a tale spesa con la quale viene fornito, a titolo gratuito per la famiglia, feretro e trasporto della bara oltre che inumazione (o cremazione). I requisiti perché ciò avvenga sono l’assenza di persone vicine al defunto (della famiglia e non), lo stato di indigenza del defunto, ma anche dell’intera rete familiare e degli amici, accertato dalle istituzioni. E, ancora qualora gli eventuali familiari (coniuge, figli, genitori, nuore, suoceri e/o eventuali fratelli e sorelle) mostrino disinteresse nell’obbligo di versare gli alimenti.
Ogni Paese regola queste procedure con un apposito regolamento di polizia mortuaria. E, per poter ottenere un funerale a costo zero bisognerà fare esplicita domanda al Ufficio Funerali Sepolture e Cremazioni del Comune nel quale il defunto risiedeva. A quel punto gli uffici, dopo aver avviato l’iter, andranno a verificare l’effettivo stato patrimoniale di questa persona e delle persone a lei vicine procedendo fino al sesto grado.
Se non dovessero emergere risultanze economiche o se queste persone non fossero reperibili il Comune si attiverà per sostenere le spese del funerale. Coprendo la spesa per la fornitura della bara ed il trasporto funebre dal luogo della morte a quello dell’onoranza, fino al cimitero. Pagando per l’inumazione in campo comune o, qualora sia stato richiesto, la cremazione seguita dal conferimento, nel cinerario comune, delle ceneri. I costi copriranno anche la successiva esumazione e lo spostamento nell’ossario comune dei resti ossei.
Articolo di Daniele Orlandi
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