Il padrino dell’Heavy Metal, Ozzy Osbourne, svela come andarono veramente le cose durante quel famoso concerto del 1982 entrato nella leggenda.
Sono ancora in tantissimi a chiedersi come andò davvero quella volta che Ozzy Osbourne prese a morsi un pipistrello lanciato sul palco, mentre si stava esibendo. Le ipotesi sono tante: dal semplice pupazzetto di gomma al pipistrello in carne e ossa, morto o ancora in vita.
Un episodio che è entrato a far parte della storia del rock, amplificando a dismisura la fama già esorbitante dell’ex frontman dei Black Sabbath. Ozzy all’epoca aveva già lasciato la band inglese per intraprendere la carriera da solista ed era già riconosciuto a livello internazionale come il “padrino dell’Heavy metal”.
A fare chiarezza su cosa accadde quella sera del 1982 è proprio lui. Il ‘Principe delle tenebre’, come è stato ribattezzato dai fan per lo stile rabbioso, trasgressivo, e per i suoi tanti guai con la legge, ha rilasciato di recente un’intervista per La Repubblica, durante la quale è tornato con la memoria a quel momento leggendario.
Il fattaccio accadde negli Stati Uniti d’America e più precisamente a Des Moines, capitale dello Iowa, dove Ozzy era in tour per promuovere ‘Diary Of A Madman’, secondo album solista pubblicato tre mesi prima.
Era il 20 gennaio del 1982 e un ragazzino di nome Mark Neal, che all’epoca aveva 17 anni, forse in ossequio al nomignolo di ‘Principe delle tenebre’ affibbiato al suo beniamino, pensò bene di regalarsi un gesto goliardico, spinto anche dai suoi amici. Così infilo in una sacchetto la carcassa di un pipistrello per portarlo al concerto, nascondendolo nella giacca.
Durante il concerto Neal si fece strada tra la folla e si avvicinò quel tanto che bastava per lanciare sul palco il pipistrello che aveva conservato con grande cura. Ozzy Osbourne non ci pensò due volte, lo raccolse e diede un morso all’animale staccandogli la testa, convinto che fosse finto.
A raccontarlo è proprio lui, il padrino dell’Heavy Metal, nell’intervista rilasciata a Repubblica: “Qualcuno ha buttato un pipistrello di plastica sul palco e l’ho messo in bocca per staccargli la testa: una cosa finta. Poi però ho pensato, ma c…o, batteva le ali!”. Infatti “quando l’ho messo in bocca e l’ho morso e ho visto la gente che gridava ‘Aaaaaah’ mi sono spaventato anch’io e ho capito”.
Il pipistrello è un animale che porta malattie e quindi Ozzy finì dritto in ospedale. “Ci ho passato tutta la fottuta notte a far delle punture e, te lo garantisco, non è stato divertente”, ha racconto al giornalista de La Repubblica, facendo chiarezza sul quella fatidica sera, entrata di diritto nella storia della musica contemporanea.
Articolo di Michele Lamonaca
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