L’incredibile scoperta in Svezia potrebbe risollevare la stessa Europa da una crisi importantissima del settore tecnologico. E tutto grazie alle preziosissime Terre Rare. Ma cosa sono esattamente e perché è così importante il loro ritrovamento?
Stiamo parlando di una scoperta senza precedenti non tanto e non solo per l’incredibile ritrovamento in sé e per sé, ma anche per la quantità straordinaria – secondo le prime proiezioni si parlerebbe addirittura di tonnellate – di Terre Rare trovate proprio in Svezia. Nello specifico, è avvenuta in queste ore la scoperta del più grande giacimento di Terre Rare nel cuore dell’Europa.
Come ha affermato Jon Moström, l’amministratore delegato della società pubblica LKAB, in una conferenza stampa tenutasi a Kiruna, una città nella Lapponia svedese: “La notizia è importante per la Svezia e per l’Europa. La nostra scoperta potrebbe rivelarsi un significativo tassello nella produzione di terre rare essenziali nella transizione verde”. Si tratta, infatti, di giacimenti di elementi minerari fondamentali per la produzione di device ad alta tecnologia, a cominciare proprio dalle batterie.
In un settore in cui l’Europa, insomma, ha sempre arrancato, dipendendo da paesi come la Cina – il 91% delle terre rare usate infatti sono di importazione cinese – ora il vecchio continente potrebbe diventare un protagonista importantissimo sul mercato, tant’è che la società che sfrutta le risorse minerarie ha esortato sia la Svezia che l’Unione Europea ad accelerare gli iter autorizzativi per iniziare a lavorare concretamente e in maniera spedita sul giacimento che si trova a 150 chilometri a Nord del circolo polare artico, in una regione tradizionalmente mineraria. Ma cosa sono esattamente le Terre Rare?
Con il termine “Terre Rare”, l’Unione internazionale di chimica pura e applicata, intende un gruppo di 17 elementi chimici della tavola periodica. Scandio, ittrio e i lantanoidi nello specifico hanno ottenuto tale definizione, proprio perché nella maggior parte dei casi tutti questi elementi si trovano negli stessi depositi minerari dei lantanoidi e possiedono proprietà chimiche simili.
Per quanto riguarda la scoperta del giacimento di Terre Rare in Svezia, il litio, lo scandio, il lantanio sono stati gli elementi trovati per la produzione high-tech. Ma quando sarà possibile utilizzarli?
A questa domanda ha risposto la diretta interessata al ‘Sole 24 Ore’, ovvero sempre la società LKAB, parlando di 10 anni all’incirca prima di poter sfruttare appieno le riserve, a causa dei lunghi iter autorizzativi, troppo lunghi però per una scoperta simile che potrebbe affrancare quasi del tutto l’Europa dalle importazioni. “Gli iter sono stati messi a punto quando avevamo il lusso di poter aspettare. Oggi c’è urgenza di sfruttare il giacimento e dobbiamo fare in modo che i tempi autorizzativi vengano diminuiti, sperabilmente del 50-60%”.
Articolo di Karola Sicali
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