La pennichella salva la vita, ma attenzione alla quantità: ecco tutto quello che c’è da sapere per non andare incontro a brutte sorprese.
Cosa c’è di meglio e di più rilassante che concedersi una bella pennichella pomeridiana di tanto in tanto? Sicuramente nulla!
Di certo si tratta di un lusso che non tutti abbiamo la possibilità di regalarci a causa dei numerosi impegni della vita quotidiana. Ad ogni modo, potrebbe stupirvi sapere che non sempre schiacciare un pisolino nel corso della giornata ha degli effetti che potremmo definire propriamente benefici. Ecco, quindi, tutto quello che c’è da sapere a riguardo. Attenzione, in particolare, alla quantità!
Come è facile immaginare, concedersi di tanto in tanto una bella pennichella è un lusso che tutti noi vorremmo regalarci. Secondo gli esperti, infatti, dormire il pomeriggio sarebbe un vero toccasana per la salute del nostro organismo. In particolare, stando a quanto rivelato da un’indagine condotta dalla University of California San Francisco e pubblicata sulla rivista Heart, fare qualche sonnellino diurno ridurrebbe nel concreto il rischio di infarto ed ictus. La pennichella sarebbe dunque un vero salva vita, in quanto farebbe bene innanzitutto al cuore. Ma attenzione, perché questa abitudine apparentemente salutare potrebbe nascondere in realtà anche qualche insidia. Guardate un po’ qua di che cosa stiamo parlando.
In realtà, i ricercatori avrebbero dimostrato come fare la pennichella il pomeriggio abbia degli effetti positivi sull’organismo soltanto se non si supera una certa quantità. Di fatto, per poter godere appieno dei benefici del sonnellino pomeridiano non bisognerebbe mai farlo più di una o due volte alla settimana. Lo sapevate? A tal proposito, gli studiosi hanno monitorato 3.462 volontari per un periodo di circa 5 anni, durante cui è stato chiesto loro di annotare tutte le abitudini riguardanti i riposini per poi confrontare i dati con incidenti di malattie cardiovascolari.
Così, è emerso come concedersi una dormita pomeridiano fino a due volte alla settimana ridurrebbe il rischio di infarti ed ictus. Tuttavia, chi compie questa azione più frequentemente vedrebbe svanire i risolvi positivi della pennichella. Un dato che si intensifica soprattutto negli over 65 che di per sé sarebbero già sottoposti a patologie più complesse. Ad ogni modo, non sarebbero ancora chiari i meccanismi fisiologici che mettono in relazione il sonnellino pomeridiano con l’incidenza delle malattie cardiovascolari. Ciò che è certo, però, è che ci sono anche degli altri studi che rivelano quali sono i fattori che incidono sulla qualità della pennichella. Tra questi, ricordiamo, non c’è soltanto la frequenza settimanale, ma anche la durata. Per poter godere, quindi, appieno dei benefici del sonnellino l’importante è non esagerare. Solo così, il riposo potrà rivelarsi un vero toccasana per il nostro organismo.
Articolo di Veronica Elia
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