In quali paesi europei si parlano meno lingue straniere ed in quali invece sono più conosciute? Attenzione ai dati di una mappa realizzata da Eurostat
Vediamo spesso mappe dedicate alla diffusione della conoscenza della lingua inglese nei vari Paesi europei e nel resto del mondo o ancora grafici dedicati al numero di lingue parlate nei diversi stati. Ma negli ultimi anni è stato effettuato uno studio da una prospettiva leggermente diverse.
Vuole infatti mostrare quante persone, in ogni paese europeo, non conoscono alcuna lingua straniera. Il risultato è facilmente comprensibile osservando la mappa diffusa da Eurostat che, con diverse gradazioni di verde, consente di capire immediatamente dove la conoscenza di ‘altre lingue’ rispetto a quella parlata nel proprio paese sia più diffusa.
La ricerca ha preso in esame la popolazione di età compresa tra 25 e 64 anni e se da una parte l’esito potrebbe essere prevedibile (per quanto riguarda lo stato nel quale la conoscenza di più lingue è maggiore), d’altra parte ha mostrato un risultato inatteso per ciò che riguarda i paesi nei quali non si conoscono altre lingue all’infuori della propria. I paesi nordici e baltici infatti hanno la quota maggiore della popolazione che sa parlare una o più lingue straniere con una percentuale superiore al 90%. E sul gradino più alto del podio c’è la Svezia con una percentuale del 3,4%. Anche Paesi Bassi, Svizzera, Lussemburgo, Austria, Slovacchia, Cipro e Malta hanno una quota piuttosto elevata di persone portate per altre lingue e, quindi, una percentuale molto bassa in questa ricerca.
Di contro, il tasso più alto di persone che “non” parlano alcuna lingua straniera si registra nel Regno Unito. Con l’inglese come lingua madre, i residenti sentono meno il bisogno di impararne altre. Tuttavia risulta piuttosto interessante analizzare la differenza tra Inghilterra ed Irlanda, altro Paese nel quale si parla inglese ma che mostra maggior predilezione per le lingue straniere. Dietro il Regno Unito (con il 65,4%) in questa classifica al rovescio vi sono Romania e Bosnia.
I dati utilizzati per realizzare la mappa provengono da Eurostat e, come specificato, le competenze linguistiche sono state autodichiarate nel corso dei sondaggi effettuati. Affinchè si potesse classificare una persona come in grado di parlare una lingua straniera avrebbe dovuto dichiarare di conoscerne almeno una. Segnalando poi la propria competenza linguistica scegliendo tra molto elementare, basica, buona o competente.
Restano alcuni dubbi, legati ad alcuni stati in particolare, in merito a quale sia davvero la lingua straniera. La fonte infatti non è molto chiara a riguardo e questo potrebbe far pensare che tutte le lingue ufficiali di un dato paese non siano state considerate straniere. Per fare un esempio in Svizzera il francese, il tedesco, l’italiano ed il romancio dovrebbero essere stati considerati madrelingua così come in Islanda dove sia l’irlandese che l’inglese sono lingue native.
Articolo di Daniele Orlandi
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