Il dramma dell’aborto per una coppia è uno dei dolori più profondi da affrontare, ma in alcuni casi esistono anche delle altre forme di disagio per la psiche altrettanto difficili da sostenere: lo studio.
Affrontare una perdita dolorosa come quella causata dall’aborto può avere senza dubbi delle pesanti conseguenze sul piano psicologico.
Tuttavia, secondo alcuni recenti studi, questa non sarebbe l’unica forma di disagio psichico legato alla genitorialità. In particolare, una nuova ricerca condotta da Archives of Women’s Mental Health ha preso in esame gli effetti psicologici associati a diversi esiti della gravidanza. Nello specifico l’autrice dello studio, Natsu Sasaki, insieme al suo team di ricercatori dell’Università di Tokyo ha confrontato 4 casi ben precisi: una gravidanza voluta, l’aborto, l’adozione ed il parto indesiderato. Ecco che cosa è emerso.
Il dramma dell’aborto e i disagi psichici derivanti dai diversi esiti della gravidanza
Come abbiamo anticipato poco fa, un recente studio condotto dall’Università di Tokyo avrebbe messo in evidenza come non soltanto l’aborto possa causare nella donna, e in generale nella coppia, varie forme di disagio psicologico. A tal proposito, sono stati presi in analisi 4 casi distinti: gravidanza desiderata, aborto, adozione e parto indesiderato. Alla luce delle indagini svolte è emerso come in realtà la nascita indesiderata e l’adozione abbiano totalizzato un punteggio più alto in termini di disagio psichico. Per quanto riguarda il parto non pianificato, gli studiosi evidenziano come ad esso segua il fenomeno della depressione postpartum. Correlata ad un successivo abbandono e scarso benessere del bambino. Inoltre, le gravidanze non cercate che portano all’aborto o all’adozione possono avere anche delle pesanti conseguenze sulla salute mentale.
Lo studio è stato condotto sulla base delle informazioni raccolte da 7.162 donne di un’età media di 39 anni. Di queste 3.971 hanno dichiarato di volere il bambino, 2.960 hanno scelto la strada dell’aborto, 130 l’adozione e 101 hanno dichiarato di aver partorito pur non volendo avere il bambino. Successivamente, il campione è stato valutato in termini di nervosismo, disperazione, irrequietezza e tristezza. Inoltre, gli esperti hanno anche preso in considerazioni altri fattori. In particolare, il livello di istruzione, lo stato civile, l’età ed il sostegno sociale ricevuto durante la gravidanza indesiderata.
I risultati dello studio
Alla luce di quanto detto finora, i ricercatori hanno rilevato un minor disagio psicologico per chi ha sperimentato un parto desiderato (14%). Disturbi leggermente superiori per chi ha affrontato l’aborto (20,3%). Una percentuale più alta per il parto non voluto (30,7%) ed il punteggio massimo per l’adozione (31,5%).
È interessante, inoltre, considerare che la maggior parte di chi ha avuto una gravidanza non intenzionale è costituita da adolescenti senza un diploma di scuola superiore che si trovano in condizioni economiche medio-basse. È chiaro quindi che questi dati, per quanto non rappresentino una verità assoluta, debbano essere tenuti da conto per aiutare le donne e le coppie ad affrontare al meglio questo tipo di disagi.
Articolo di Veronica Elia