Organizzare grigliate in casa con gli amici è un momento clou della vita sociale di ciascuno di noi, ma quanta carne serve?
La grigliata a casa di amici è un evento tipico per noi italiani a cui cominciamo a partecipare più o meno durante l’adolescenza. Ci sono delle occasioni standard in cui si tende ad organizzare questi eventi sociali per fameliche bestie che con il passare del tempo tenderanno a giungere a casa vostra accompagnati da una fidanzata e successivamente dalla moglie.
La passione per la carne arrostita, infatti, è tipicamente maschile. Solitamente i ragazzi si occupano dell’acquisto della carne e sono sempre loro che entrano in fibrillazione all’idea di quale tipo di taglio o preparato (salsiccia, cipollata, involtini, polpette o hamburger), ma anche per quale tipo di carne si andrà a consumare durante l’adunata con gli amici. Non che al gentil sesso non interessi di queste decisioni e di queste scelte, ma solitamente sono più accomodanti e potrebbero accontentarsi della classica fettina di bovino arrostita.
Il primo errore che si commette solitamente in queste occasioni è quello di organizzare a più teste. Quando si cerca di capire il quantitativo di carne utile per una grigliata, infatti, ci sono sempre idee dissonanti tra gli organizzatori, basata principalmente sulla capacità di ciascuno stomaco. La discussione che ne nasce porta a sovrastimare le capacità degli altri convitati e ad arrivare a metà percorso con metà della carne acquistata ancora da arrostire e gli intervenuti che chiedono il caffé o il digestivo.
Il primo consiglio, dunque, è quello di organizzare il tutto in una massimo due persone. Anche in questo caso, però, il dilemma da sciogliere è il quantitativo necessario a soddisfare tutti senza rimanere con carne in avanzo per i giorni e le settimane a seguire. Il secondo consiglio è di valutare gli invitati alla riunione, visto che gli uomini tendono a mangiare più delle donne, ma c’è anche da considerare gli stili alimentari delle persone, quindi un salutista potrebbe mangiare meno di uno che invece ama prolungare la propria permanenza a tavola.
La verità è che non ci sarebbe bisogno di troppi calcoli se chi deve organizzare un simile evento ha ormai anni di esperienza pregressa alle spalle. Il calcolo può essere fatto “a occhio” nel caso in cui i vostri invitati siano persone che conoscete da tempo e di cui conoscete anche la capienza. In queste condizioni è semplice regolarsi, ma cosa bisogna fare se invitate per la prima volta delle persone di cui non conoscete i costumi alimentari?
La prima cosa da considerare è il tipo di menù che si sta offrendo, dunque se si tratta di una grigliata classica, in cui si serve la carne al piatto o in cui al massimo si accompagna del pane, senza antipasti o altre portate. Per i calcoli di un simile evento con sconosciuti ci affidiamo dunque a ciò che suggerisce il sito “Grill Experience”, dedicato proprio a queste tematiche e curato da gente che ha molta esperienza nel campo.
Il calcolo che ci viene proposto è abbastanza semplice, intuitivo e razionale. Ci fanno prendere in considerazione, ad esempio, il caso in cui la carne sia parte di un piatto arricchito da un contorno (patatine e ortaggi ad esempio) ed in questo caso ci consigliano di considerare un minimo sindacale di 80 grammi, da portare a 110-130 nel caso in cui si tratti di un pasto unico.
Il consiglio che ci interessa, però, riguarda il caso in cui la carne sia l’unica portata e non vi siano contorni di alcun tipo. In questo caso il consiglio è di partire dal peso di una bistecca senza osso al ristorante, quindi 200 grammi per piatto. Peso da aumentare a 250-300 grammi nel caso in cui si sappia di avere a che fare con qualche buona forchetta. Nel caso in cui si accompagni la carne con del pane, ci viene consigliato di sottrarre il peso di panino (là fanno l’esempio del pane per hamburgher), peso che si aggira tra gli 80 ed i 120 grammi.
Chiaramente l’invitato che mangia di più viene compensato solitamente da quello che mangia di meno e dunque si può procedere con una media di 200 grammi tra pane e carne per essere sicuri di soddisfare i convitati. Il sito consiglia dunque di moltiplicare il peso calcolato per il numero degli invitati e di aggiungere il 20% in più per sopperire a qualsiasi richiesta inattesa.
Articolo di Fabio Scapellato
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