Pensati spesso come pericolosi soprattutto per l’uomo, alcuni squali sono in realtà particolarissimi. Ecco in cosa si differenzia lo Sphyrna Tiburo
Gli squali sono pesci predatori, caratterizzati da mascelle forti e grandi. Conosciuti per essere aggressivi, ne esistono in realtà più di 500 specie, che si distinguono l’una dall’altra per specifiche caratteristiche.
Gli ultimi studi sugli squali, infatti, hanno messo in luce grandi differenze tra una specie e l’altra. Il Grande Squalo Bianco, per esempio, si è riscoperto essere un pesce timido e molto riservato, mentre per esempio lo Squalo Leuca, tra i più pericolosi, ha mostrato la capacità di modificare la salinità del proprio sangue così da poter vivere in acque dolci o salmastre, a seconda delle necessità.
Le scoperte più curiose, però, riguardano lo Squalo Sphyrna Tiburo, dal nome di derivazione greca. Ecco cosa hanno trovato gli esperti su di lui: non ci crederai mai!
Squalo Sphyrna Tiburo: innocuo per l’uomo
Questa specie di squalo vive nelle acque calde dell’Oceano Atlantico e dell’Oceano Pacifico, dove la temperatura è subtropicale e supera i ventuno gradi. Una delle zone preferite da questo tipo di squalo è il Golfo del Messico, dove se ne possono trovare davvero tanti. Lunghi tra i 60 e i 150 cm, la loro particolarità è incredibile: sono innocui per l’uomo.
Chiamati in inglese “bonnethead shark” a causa della testa dalla forma piatta e allungata, sono simili agli squali martello ma, a differenza loro, hanno una posizione degli occhi che gli consente una vista a 360°: è una caratteristica davvero rara nel regno animale. Pesci vivipari, la femmina di questi squali porta alla luce cucciolate numerose, tra i quattro e i dodici esemplari che, alla nascita, misurano circa 30 cm.
Una delle caratteristiche uniche di questa specie è il dismorfismo sessuale: i maschi, infatti, sono nettamente più piccoli delle femmine. Inoltre, questi squali usano i campi magnetici della Terra per i viaggi negli Oceani che, lunghi anche migliaia di chilometri, li portano al luogo in cui sono nati. Secondo gli studiosi, infatti, sono capaci di percorrere anche 20 mila chilometri in andata e ritorno dallo stesso punto di partenza.
La scoperta più sensazionale riguarda però la loro alimentazione: questi squali, infatti, sono onnivori. Amano infatti mangiare calamari, gamberi, molluschi e piccoli pesci ma anche e soprattutto vegetazione, tant’è che alcuni li definiscono addirittura vegetariani. Lo studio è stato pubblicato su Proceedings of the Royal Society B. dove diversi esperti, analizzando le abitudini alimentari degli squali, notavano che spesso consumavano alghe e piante marine.
Secondo gli studi di Samantha Leigh, questi animali hanno dei sistemi digestivi in grado di assimilare e assorbire le sostanze nutritive delle piante acquatiche: nel primo esemplare che ha analizzato, la vegetazione costituiva il 62% del bolo rinvenuto. Un successivo test ha poi confermato che il 90% dell’alimentazione di questa specie è composta da vegetali e che l’unica fonte animale sembrano essere i calamari. Niente paura, quindi, se trovate uno di questi squali di fianco a voi: probabilmente sarà l’esperienza più bella e più insolita della vostra vita, ma attenzione a non sbagliare specie!
Articolo di Giulia Belotti