Vi sentite stupidi? Niente paura perché la scienza ha scoperto che è colpa di un virus, uno di quelli che si stanno diffondendo molto ultimamente.
Alcuni di voi di sicuro staranno sorridendo dopo aver letto il titolo dell’articolo, perché pensare che la stupidità dipenda da un virus è difficile da credere. Eppure anche la scienza conferma questo fatto!
È stato scoperto il virus della stupidità che è in grado di ridurre l’intelligenza delle persone. Ma sarà veramente così? Vediamo insieme cosa dicono gli scienziati.
Di stupidità ne è pieno il mondo, ma chi avrebbe mai pensato che potremmo diventare tutti più stupidi a causa di un virus?
Secondo quanto riportato da Newsweek, i ricercatori della John Hopkins Medical School e dell’Università del Nebraska, negli Usa, hanno scoperto il batterio responsabile delle minori capacità intellettive di alcuni individui. La causa della stupidità umana, infatti, andrebbe ricercata nella presenza nell’organismo di un Virus chiamato ATCV–1, simile al chlorovirus delle alghe e molto diffuso in natura. Questo renderebbe le persone meno reattive agli stimoli provenienti dall’esterno, causandone la relativa lentezza dei riflessi.
Dopo aver individuato il batterio casualmente durante un esperimento condotto sulle infezioni di gola in individui sani, quest’ultimi sono stati sottoposti ad appositi test d’intelligenza che hanno evidenziato, nel 44% dei casi, un quoziente intellettivo più basso di 7–9 punti rispetto alla media. I risultati di questa ricerca hanno reso necessario continuare a studiare il fenomeno, e proprio per questo motivo gli scienziati hanno intrapreso la strada della sperimentazione con l’utilizzo dei topi.
La successiva inoculazione del virus in topolini da laboratorio, infatti, ha dato ulteriore conferma dell’esistenza di quello che i ricercatori hanno chiamato virus della stupidità. I roditori hanno evidenziato dei comportamenti che mettevano in risalto meno interesse a nuovi giochi e una ridotta capacità di orientamento. Insomma, erano diventati più stupidi rispetto a prima!
Il virologo Robert Yolken, principale autore dello studio, afferma che il batterio ATCV–1 potrebbe inoltre danneggiare la memoria ed altre funzioni intellettive. Lo scienziato parlando del virus afferma che:
“Questo è un esempio notevole di come un innocuo microorganismo che portiamo con noi possa arrivare a colpire il nostro comportamento e la nostra cognizione. Molte differenze fisiologiche che distinguono un individuo dall’altro sono il risultato dei geni ereditati dai genitori, ma qualcuna di queste viene sicuramente alimentata anche dai microorganismi che dimorano nel nostro organismo ed interagiscono con i nostri geni”.
Non è noto ancora, invece, come il virus possa essere trasmesso all’uomo. I ricercatori affermano che non c’è ragione di credere che ci sia una trasmissione tra le persone o gli animali. Una delle ipotesi è che gli agenti patogeni possano infettare un altro microrganismo tra le alghe e gli uomini. Questo potrebbe essere l’unico modo in cui il virus arriva nella gola. Ma forse è ancora troppo presto per trarre conclusioni definitive.
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