La sessualità e l’orgasmo vissuti dalle donne sono il tema principale di questa nuova esilarante commedia dal titolo: Il piacere è tutto mio. Un film assolutamente da non perdere.
Il titolo del film è da intendere in senso letterale: Il piacere è tutto mio, dal 10 novembre in sala, ma non è la solita commedia sdolcinata, anzi. È un viaggio nel mondo del piacere femminile e dell’erotismo che ci sta dietro. Un mondo tutto da scoprire e da capire.
Di seguito vi sveleremo la trama di una pellicola davvero da non perdere, una di quelle che ti fanno valutare le cose da un punto di vista diverso. Volete scoprire quale?
Il piacere è davvero tutto mio?
Il piacere è tutto mio, è una deliziosa commedia romantica che ha come protagonista il premio Oscar Emma Thompson. L’attrice è una donna rimasta vedova che decide finalmente di fare qualcosa per se stessa e per la sua felicità.
La protagonista Nancy (Emma Thompson) è un’insegnante di religione delle superiori rimasta vedova da due anni. Dopo 31 anni di matrimonio e zero orgasmi, la signora ha pensato di prenotare un incontro con un professionista del mestiere, Leo Grande (Daryl McCormack).
Sull’intera faccenda ci sono tonnellate di pregiudizi, sensi di colpa e informazioni un po’ datate. In fondo è una signora di mezza età con due figli che non frequenta, tanto tempo libero e la netta sensazione di aver sprecato gli anni migliori, che forse ora vorrebbe in qualche modo recuperare. La donna ha tante domande in testa e, ad un certo punto del film, si chiede se non abbia bisogno di una seduta di terapia piuttosto che di una sessione di ginnastica a letto con uno gigolò.
A Leo tutto questo sembra un po’ strano, perché mai prima di questo incontro aveva conosciuto una persona così indecisa ma allo stesso tempo curiosa verso la pratica più antica del mondo. Ed è proprio lui, ragazzo under 30, che le spiega che l’orgasmo si può avere tutti i giorni, non è una cosa difficile.
Esperienze diverse
La fa facile lui, soprattutto perché ha molta esperienza e pratica di quanto lei possa sognare in dieci vite. Nessuno dei due molla la presa, ciascuno per le proprie ragioni vuole andare fino in fondo e così, in un racconto che si svolge per la quasi totalità nelle quattro mura della camera di un hotel, si alterna il match verbale alla sperimentazione.
Una premessa resta fondamentale: nel film si vede poca pratica e tanta teoria e qualcuno potrebbe ragionevolmente storcere il naso, viste le premesse. In realtà, a dispetto di come questa commedia viene venduta dal marketing, c’è ben poco di pruriginoso, ma tanto di proibito, se s’intende a livello sociale.
I tabù sul piacere femminile, soprattutto nella terza età, sono purtroppo ancora saldamente in voga, quindi la volontà del film è quella di scardinarne qualcuno in maniera onesta, delicata e tenera. Resta in confini ben delineati, osa fino a un certo punto, lancia la provocazione e poi si tira indietro tra reticenza e una punta di retorica.
Ma un merito va ad Emma Thompson che non manca certo di coraggio nel mettersi a nudo, fino in fondo, gloriosamente e con grande dignità. Nonostante sia lei stessa ad ammettere che certe scene senza veli l’hanno un po’ imbarazzata. Il pubblico, però, sembra non essersene accorto, e forse è anche questo che fa di lei una grande attrice!