Dopo la vittoria netta, malgrado l’astensionismo, della leader di Fratelli D’Italia Giorgia Meloni, cosa ci dobbiamo aspettare ora dal nuovo governo di centrodestra che si formerà a breve?
Persino lo stesso centrosinistra era arrivato abbastanza spompato alle elezioni, tant’è che alcuni dei candidati più importanti presentati ai collegi uninominali, come la Cirinnà, avevano avanzato più di qualche dubbio rispetto alla loro stessa candidatura, convinti di essere battuti dai loro avversari politici. Cosa che poi nei fatti è anche accaduta.
Insomma, possiamo dire come l’atteggiamento disfattista sia stata una sorta di profezia che si autoavvera. Sarebbe bastato forse non disunirsi e mostrarsi vicino alla gente e ai problemi che affliggono gli italiani, primo fra tutti il caro bollette. Ma ormai è una storia passata e Giorgia Meloni, invece, è pronta a scriverla la storia, diventando la prima Presidentessa donna del Consiglio.
Anche se ancora non ha un incarico ufficiale e il governo non si insedierà in Parlamento molto probabilmente prima di novembre, la leader di Fratelli D’Italia si può già considerare Primo Ministro in pectore. E’ grazie al suo partito, infatti, se Lega e Forza Italia hanno vinto le elezioni. Il 26% dell’elettorato ha votato la Meloni su una preferenza complessiva del 44% del bacino elettorale di destra. Possiamo dire come non ci sia proprio partita.
Malgrado l’astensionismo, quindi, il centrodestra è pronto a governare, delegando a Giorgia Meloni l’arduo compito di risollevare l’economia italiana fortemente in crisi. Ma cosa ci dobbiamo aspettare nello specifico ora che la Meloni è stata votata?
Il programma elettorale di Giorgia Meloni e la questione delle pensioni
Ovviamente, ma questo è alla base stessa della politica, non esiste programma elettorale che si possa rispettare in toto. Ci sono, però, dei punti saldi capaci di spostare l’elettorato che vota un partito e non un altro proprio in virtù di quella promessa, o forse sarebbe meglio dire tacito patto, di rispetto di quei punti.
Uno di questi riguardava l’aumento delle pensioni. La campagna elettorale del centrodestra, infatti, ha fatto proprio il tema delle pensioni. Soprattutto Forza Italia, promettendo di varare un tetto minimo di mille euro per far fronte alle crescenti spese degli italiani. La nostra situazione economica, però, come certificato dall’esecutivo di Mario Draghi con l’approvazione della Nadef, resta instabile.
E’ molto probabile quindi che questa promessa debba essere ridimensionata. La Meloni, però, pur non parlando mai di un importo così consistente, ha espresso nel suo programma elettorale la volontà di aumentare le pensioni minime e sociali, il cui importo rasenta attualmente la soglia di povertà.
Ma non solo. La leader di FDI, infatti, vorrebbe attuare anche un innalzamento delle pensioni di invalidità, in modo tale che queste non siano inferiori ad altre forme di assistenza sociale esistenti. Infine, anche le pensioni d’oro potrebbero subire modifiche strutturali importanti se non corrispondono a contributi effettivamente versati.