Vivere senza respirare si può? La risposta non è scontata come potreste pensare, anzi, nemmeno a scuola i ragazzi sanno davvero se è possibile farlo!
Respirare è fondamentale per la vita di noi umani perché senza respiro si morirebbe. Almeno questo è quello che ci hanno sempre detto e insegnato. Ma sarà davvero così?
Di solito si può resistere vari giorni senza mangiare o bere, lo stesso non si può dire però del respirare. Non è ancora successo, infatti, di sentir parlare di qualcuno rimasto senza respiro per ore o giorni, a meno che non fosse morto.
L’essere umano ha bisogno di un flusso costante di aria e di ossigeno per far funzionare il ciclo di Krebs, quello della respirazione cellulare aerobica. Questo processo è l’unico fino ad ora conosciuto che ci permette di rimanere in vita.
Ma per quanto tempo una persona potrebbe essere in grado di rimanere senza respiro? Si stima che al massimo questo sia possibile per poche decine di secondi. Un’apnea volontaria fatta da un adulto può raggiungere i 45-60 secondi, ma il range di valori è variabile e può dipendere da:
Ad ogni modo, dopo circa un minuto di apnea volontaria, quasi tutti i soggetti adulti non allenati sono costretti a riprendere fiato al più presto. Solo le persone preparate possono pensare di allungare questi tempi! Se non si respira per un po’ di tempo, infatti, la pressione parziale dell’ossigeno tende a diminuire, mentre quella dell’anidride carbonica, inversamente proporzionale, tende ad aumentare. Quando manca ossigeno nel sangue si va verso la morte biologica delle cellule e, di conseguenza, anche della persona.
… le cose cambiano, perché le probabilità di riuscire a rimanere senza respiro per tempi lunghi sono più alte. Le persone sportive, specie quelle allenate ad apnee prolungate, hanno le capacità fisiche e mentali per allungare i tempi di apnea, utilizzando delle specifiche tecniche di rilassamento studiate ad hoc.
Queste permettono di rallentare il battito cardiaco facendo in modo che il corpo usi al massimo l’aria inspirata prima dell’inizio dell’apnea. Si parla di emocompensazione che sarebbe lo spostamento del sangue dalle zone periferiche del corpo (mani, braccia, piedi e gambe) verso il tronco.
In Italia abbiamo due esempi di primatisti mondiali di apnea:
Insomma, stare senza respirare per qualche secondo lo possiamo fare tutti, ma se lo vogliamo fare più a lungo conviene… essere allenati. Non rischiate la vita per provare a fare qualcosa che potrebbe diventare pericoloso!
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