L’ora legale tra poco meno di un mese sarà nuovamente realtà: ma quanto fa bene alla nostra salute? La scienza risponde in modo inequivocabile
Durante la notte tra il 29 e il 30 Ottobre, come di consueto, le lancette dell’orologio dalle 03:00 del mattino torneranno nuovamente alle 02:00, riacquistando un’intera ora. Da molti anni ormai il nostro sistema, compreso quello europeo, vede ora legale e solare, in cui si sfrutta il potere della luce naturale per poter vivere più serenamente, ma non solo, anche abbattere alcuni costi in bolletta.
Difatti è proprio a ridosso dell’estate che viene fatto il primo cambio agli orologi di tutta Europa, spostando le lancette di un’ora più avanti affinché le ore di luce solare siano di più rispetto a quelle dell’orario legale. Ma questi due cambi annuali, ai giorni nostri, potrebbero davvero rappresentare un problema per la nostra salute?
Il continuo e annuale cambio di orario viene già discusso ampiamente dall’UE sin dal 2018, cercando delle soluzioni valide come l’abolizione totale di quella legale, poiché i paesi del Nord vedono già una luce diretta dal Sole sino alle ore più tarde serali. Ma cosa possiamo dire in merito ad eventuali problematiche di salute? Purtroppo il cambio d’ora non ne genera pochi. Scopriamo insieme perché!
L’ora legale e i problemi di salute: esistono e rappresentano un serio problema
Come dicevamo, anche quest’anno arriveremo al cambio d’ora, passando da quella solare a quella legale. Spostando le lancette di un’ora indietro non solo andremo a recuperare per quel giorno, nella notte compresa tra il 29 e il 30 ottobre, un’ora di sonno, ma anche più luce durante l’intera giornata poiché in quel caso il Sole ‘sorgerebbe’ con più anticipo, anche se il buio arriverebbe nel suo picco massimo già poco dopo le 16:30.
La questione dell’ora legale già da quattro anni viene ampiamente discussa in UE, poiché non sono pochi i paesi che per questioni naturali devono sopportare sino al tardi la luce del Sole. Spostando quindi le lancette si andrebbe a protrarre ancor di più il giorno, con conseguenze notturne non indifferenti.
L’ora legale infatti può generare una forte insonnia per un periodo di tempo, difficoltà ad addormentarsi oppure semplicemente disfunzioni del sonno, svegliandosi e riaddormentatosi spesso durante la notte. Qualcun altro, al contrario, potrebbe accusare una forte sonnolenza, specialmente durante le ore successive al pranzo, costituendo nei fatti dei rischi, specialmente quando si guida. In generale comunque sono tanti i paesi che fanno fatica ad adattarsi ai nuovi ritmi, accusando forte stress con problematiche non indifferenti.
Bisogna ribadirlo, ma diversi stati già da qualche anno hanno richiesto l’abolizione dell’ora legale poiché andrebbe ad incrementare i rischi legati al sonno/veglia considerando la luce solare. In epoca remota, questa tipologia di orario era più una mossa di risparmio e questo, a manforte degli ingenti rincari bollette che stiamo vivendo, potrebbe essere un’ulteriore tesi da non prendere sottogamba, considerando che potremmo sfruttare maggiormente le ore di luce, con un impatto positivo sul kilowattaggio quotidiano. Ancora stavolta però sembra che l’ora legale sia un dato di fatto, applicandola dal prossimo mese.