Con la morte della Regina Elisabetta, ha preso il via il protocollo “London Bridge”, i reali, però, sembrano essere spariti.
Ieri il feretro della Regina Elisabetta ha lasciato il castello di Balmoral diretto al palazzo di Holyroodhouse di Edimburgo. Dalla capitale scozzese poi Elisabetta tornerà a Londra per essere omaggiata, un’ultima volta, dai suoi sudditi prima dei funerali solenni previsti per il 19 settembre all’Abbazia di Westminster. Tutto questo serrato programma fa parte del cosiddetto “London Bridge”, il protocollo reale studiato apposta per la dipartita della sovrana.
Ovviamente, però, a tenere banco in un momento delicato sono anche i familiari di Elisabetta. Più di Carlo III, però, che è stato incoronato ufficialmente Re sabato 10 settembre al St James’s Palace di Londra, interessa conoscere di più i movimento del futuro erede trono, divenuto ora il nuovo principe di Galles, ovvero William e del fratello ribelle Harry.
Se il Giubileo di platino per i 70 anni di regno di Elisabetta a giugno, infatti, non erano riusciti a ristabilire la concordia tra i due fratelli – William si sarebbe anche rifiutato di incontrare Harry da solo dopo l’intervista bomba a Oprah – la morte della nonna ha inevitabilmente posto una tregua temporanea tra i due. Carlo sarebbe riuscito a convincere i suoi figli a riunirsi, insieme a Kate e Meghan, al castello di Windsor.
I due fratelli così hanno partecipato insieme agli omaggi alla Regina Elisabetta al palazzo reale, parlando anche con la folla che sostava davanti al cancello. Insomma, in un momento così critico sono riusciti a mettere da parte i rancori. Il protocollo, però, ha in serbo per loro ben altro.
I reali e il lutto per la Regina Elisabetta
Tornando al protocollo “London Bridge”, ovviamente sarà proclamato anche lutto nazionale in tutto il Regno Unito. Stiamo parlando, infatti, di un evento epocale che, a meno che non ci siano scossoni come ha già dimostrato più volte di essere capace la famiglia reale, farà sedere sul trono del Regno Unito ben altri due Re.
Insomma, come Vittoria è stata la “Queen” dell’Ottocento, Elisabetta è stata quella del Novecento. E non è detto ancora che ce ne sarà qualcuna per questo secolo. Proprio per questo, in tutto il Regno Unito si rispetterà un lutto nazionale di 10 giorni e la maggior parte delle attività si fermerà per osservare il periodo di lutto. Una di queste è proprio la Premier League.
Ma il “London Bridge” prevedere anche un lutto all’interno di Buckingham Palace. La Famiglia Reale, infatti, “sparirà” per osservare un lutto privato di 7 giorni dopo il 19 settembre, giorno dei funerali solenni. Non è chiaro ancora, però, se anche i Sussex rispetteranno questo periodo di lutto con il resto dei Windsor o torneranno negli Stati Uniti.