Milioni proiettili comprati direttamente dalla Corea del Nord mettono in crisi la comunità internazionale. Cosa dobbiamo aspettarci?
Tra posizioni di stallo, conquiste e perdite, sono passati ben sei mesi da quando il presidente russo Vladimir Putin ha deciso di invadere l’est dell’Ucraina. E’ iniziata così una guerra ideologica e di posizione nei confronti non solo di Kiev, ma anche della comunità internazionale.
Putin, infatti, ha mal digerito – per quanto non ci fosse nulla di ufficiale in merito – l’influenza occidentale in Oriente, ex sfera di controllo di Mosca e dell’allora Unione Sovietica. Tuttavia, per quanto il Cremlino abbia sempre detto di star combattendo un’invasione nazista che minava la stabilità della vicina Russia, l’esercito russo si è spinto oltre il Donbass, cercando di prendere il controllo anche della capitale.
E sembrava anche sul punto di farcela, se non fosse stato per la disorganizzazione del suo esercito e la grande forza di volontà dell’Ucraina, paese invaso che non si è mai piegato. C’è da chiedersi, però, quali saranno gli sviluppi del conflitto nei prossimi mesi. Pare, infatti, che la guerra, oltre a proseguire a rilento in una sorta di comune e tacito stillicidio, si stia protraendo da entrambe le parti, più per orgoglio politico e mediatico, che non per un’effettiva necessità.
Tuttavia, le notizie che continuano ad arrivare dall’est del mondo non sono per nulla confortanti. Il presidente Vladimir Putin, infatti, avrebbe deciso di compiere un gesto più che importante che coinvolge anche la Corea del Nord. Stiamo parlando di uno dei pochi alleati rimasti affianco della Russia.
Putin e quel milioni di proiettili provenienti da Pyongyang
Diciamo pure che l’Ucraina stessa ha ricevuto in tutti questi mesi armi e armamenti da parte degli Stati Uniti e dell’Unione Europea, tanto che questa decisione aveva spaccato i maggior partiti italiani rispetto al rifornimento di armi a Volodymyr Zelensky. Tuttavia, in questo caso si tratta di armi date per sovvenzionare l’Ucraina nella sua lotta contro l’invasore.
Ha tutt’altro sapore, quindi, la decisione di Putin di comprare milioni di proiettili per artiglieria e razzi provenienti da Pyongyang. Ma non finisce qui. Questo sarebbe solo il primo carico dalla Corea del Nord. A confermalo sono stati gli stessi 007 statunitensi che ipotizzano quindi un alto consumo di munizioni. I depositi russi, infatti, sono stati distrutti e ora quindi il Cremlino ha chiesto aiuto ai suoi alleati.
Dopo il no della Cina, però, disposta a collaborare solo su versante economico, Putin ha bussato alle porte di Kim. Tuttavia, pur trattandosi di una notizia poco scoraggiante, queste armi coreane rivelano molto di più. Le sanzioni economiche, magari, stanno dando le prime grane a Putin, mostrando una gran sofferenza del comparto industriale che non può più soddisfare le esigenze dell’esercito russo.