Alle patatine fritte nessuno riesce a dir di no, ma perché? Finalmente la scienza ha trovato una risposta ed è l’Italia ad averla scoperta!
Che si decida di andare in qualche fast food oppure replicare in casa una classica cena americana poco importa: l’importante è che ci sia almeno una bella porzione di patatine fritte, calde e ancora fumanti. Il loro gusto croccante ci inebria i sensi, condite con le classiche ketchup e maionese ancor di più, insomma, nessuno può resistere al loro sapore, né grandi né piccini.
Ma vi siete mai chiesti perché siano così buone? Quale sia il segreto che garantisce loro una ‘longevità culinaria’? Negli anni persino gli chef più famosi e stellati hanno riprodotto piatti sfiziosissimi utilizzando proprio la frittura delle patate e finalmente la scienza ha una risposta in merito. Pensate che il motivo risale addirittura ai nostri avi, quando era stato a stento scoperto il fuoco.
Sia quelle preparate nei fast food come McDonald’s o Burger King, sia quelle comodamente fatte in casa recano quasi una vera e propria dipendenza. Scopriamo una volta per tutte perché ci piacciono così tanto!
Alcuni cibi sono particolarmente amati rispetto ad altri: basta pensare alla pasta al pomodoro, alla pizza Margherita e ovviamente alle torte al cioccolato. Eppure, al livello mondiale sono le patatine fritte a creare una sorta di vera dipendenza, difatti in molti stati l’obesità ha una percentuale molto alta per via della presenza costante e sempre in crescita di fast food. Un cibo che non possiamo definire spazzatura, soprattutto se lo prepariamo in casa e senza esagerare, ma vi siete mai chiesti perché piaccia così tanto?
Come dicevamo poc’anzi, il motivo non è filosofico, bensì del tutto scientifico: a condurre lo studio sono stati l’Università della California di Irvine e niente poco di meno che l’Istituto italiano di Tecnologie di Genova. Cosa è stato scoperto senza troppi giri di parole? I cibi tipicamente da fast food, quindi quasi sempre fritti o conditi con molti grassi tendono a non saziare e le patatine fritte in particolare andrebbero a stimolare la produzione di endocannabinoidi, molecole presenti naturalmente nel nostro stomaco e molto simili a quelle della marijuana.
Queste quindi tendono a condizionare il nostro senso di fame poiché stimolano l’appetito, un po’ come succede quando si fuma. Ma non è finita qui: sempre secondo lo studio, la ‘colpa’ sarebbe dei nostri antenati per via del tipo di alimentazione che conducevano. Nella preistoria le pietanze erano quasi sempre a base di carne animale, spesso consumata persino cruda, pertanto ad oggi dovremmo correre ininterrottamente per 3 ore consecutive per poter ‘bruciare’ lo stesso apporto calorico dei nostri avi. Si ha quindi la tendenza a prediligere ancora dopo anni e anni cibi ricchi di grassi e nutrienti, proprio come le patatine fritte. Adesso sapete il reale motivo per cui piacciono a dismisura!
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