Il caro bollette mette in crisi tutti. Pure uno dei più grandi chef della nostra televisione si chiede come dovrà fare con un aumento così vertiginoso dei costi dell’energia.
Complice, come ormai abbiamo capito fin troppo bene, la guerra in Ucraina e i pacchetti di sanzioni contro la Russia, adottati dall’Unione Europea e dagli Stati Uniti, l’energia ormai non solo è carissima, ma sta mettendo in crisi grandi aziende, piccole e medie imprese, ristoratori e tutte le famiglie italiane che fanno fatica ad arrivare a fine mese.
Eppure, siamo solo all’inizio. Pare, infatti, che con l’arrivo dell’autunno i prezzi siano solo destinati ad aumentare, soprattutto quelli del gas. Insomma, la famosa frase dell’ex Premier Mario Draghi “Preferite la pace o i condizionatori accessi per tutta l’estate?”, diciamo che non ha dato i frutti sperati.
L’invasione russa nel Donbass imperversa e le nostre bollette continuano a costare sempre di più, motivo per cui molti sono stati costretti ad adeguarsi, aumentando a loro volta i prezzi dei beni e dei servizi venduti. Proprio per questo, molti ristoratori ad esempio, in una sorta di protesta contro il caro bollette, hanno deciso anche di allegare la bolletta della luce al menù, spiegando così il perché di una pizza margherita a 10 euro.
Il prezzo politico e le proteste, però, non si fermano. E anche uno dei più grandi chef della nostra televisione si ritrova a dover fare i conti con prezzi decisamente salati. Ma non solo. Si scaglia anche contro lo Stato, incolpandoli del loro silente tentativo di far chiudere le attività.
Gianfranco Vissani contro il caro bollette: la protesta dello chef e le cifre astronomiche
Gianfranco Vissani è uno dei volti della televisione più amati e indissolubilmente legati alla cucina. Ma quando non si trova in uno studio televisivo, lo chef gestisce, insieme a suo figlio Luca, il ristorante “Casa Vissani”, a due passi dal Lago Corbara, vicino a Orvieto, in Umbria.
Anche per loro, però, non è stata assolutamente una buona stagione turistica. Il caro bollette, infatti, li sta mettendo in ginocchio. “A luglio di un anno fa la bolletta dell’energia elettrica era di 5.900 euro, quest’anno siamo chiamati a pagare 16.500 euro e per agosto è atteso un ulteriore rincaro del 20 per cento. Se ci vogliono far chiudere basta che ce lo dicano”, hanno detto i due Vissani, mostrando, come prove, le bollette aumentate di ben 10.000 euro.
Tuttavia, a differenza di altri ristoratori, Gianfranco e Luca Vissani avrebbero deciso di non aver ritoccato i prezzi per far fronte alle spese maggiorate. “Qualcuno ho visto che mette negli scontrini il costo di luce e gas. Se dovessi fare la stessa cosa dovrei spalmare sul conto dei clienti mille euro al giorno, dato che il nostro ristorante resta aperto 16 giorni al mese”, ha aggiunto Luca amareggiato.