Nel Bel paese si trova un piccolo villaggio diventato un vero e proprio “luogo magico”. Scopriamo insieme cosa accade.
Esiste un piccolo paesino ligure molto particolare perché unico nel suo genere. Ma cosa accade esattamente in questo villaggio isolato dal mondo? Il piccolo paesino in questione si trova vicino a Sanremo, a circa 20 chilometri a est del confine tra Italia e Francia. Dopo essere diventato un villaggio fantasma per gran parte del ventesimo secolo, negli ultimi 50 anni si è completamente trasformato.
Stiamo parlando di Bussana Vecchia, che negli ultimi decenni si è sviluppato come centro artistico, dove vive un’intera comunità di artisti. Nel 1887, questo suggestivo borgo medievale fu distrutto da un terremoto che colpì l’intera Liguria. All’epoca la maggior parte degli abitanti del villaggio si trovava nella chiesa, che crollò durante il terremoto, causando la morte di oltre 2 mila persone.
La trasformazione di Bussana Vecchia
Dopo il terremoto del 1887 che ha colpito il piccolo villaggio ligure, quest’ultimo fu ricostruito, ma stavolta più in basso, sulla collina e un po’ più vicino al mare. Il nuovo villaggio da allora assunse il nome di Bussana, mentre quello originario divenne noto come Bussana Vecchia. Oggi del paese originario, colpito da quel brutale terremoto, rimangono solo le rovine, che includono quelle della chiesa, dove perirono oltre 2 mila abitanti.
Questo non ha fatto altro che creare l’effetto di una città fantasma che però oggi può essere tranquillamente esplorata, anche se molte delle proprietà vuote sono ora occupate da artisti. Bussana Vecchia è oggi un villaggio molto interessante da visitare ed esplorare, ovviamente interamente pedonale, con gallerie d’arte e piccoli negozi che contrastano con le rovine. Per i primi 50 anni dopo il terremoto, la pietra delle case danneggiate fu spesso utilizzata per costruire le nuove case. Poi, a partire dagli anni Cinquanta, la bellezza della Bussana Vecchia cominciò a essere riconosciuta, in particolare dalla comunità artistica che iniziò a rilevare le suggestive rovine per adibirle a studi e gallerie.
Divenne così noto come il Villaggio Internazionale degli Artisti. Il governo non condivise questa idea romantica, soprattutto per il rischio di ulteriori crolli. E proprio per questo motivo ordinò la demolizione delle scale rimaste nelle case per impedire l’accesso ai piani superiori. Nel corso dei decenni, con l’aumento del turismo e della possibilità di trarre profitto dal villaggio, si sono verificati vari conflitti tra il governo locale, gli artisti residenti di lunga data e gli abitanti del luogo, per decidere chi esattamente possiede la proprietà. Attualmente è ancora interamente di proprietà del governo locale.