Ogni notte li ingeriamo e non ce ne accorgiamo neppure: ricordate la verità uscita a galla e che seminò il panico in tutta l’Italia?
Succedeva poco tempo fa: un articolo girato in rete, nel giro di poco tempo arrivò su tutti i cellulari degli italiani, seminando un vero e proprio panico. Tante sono le notizie con cui dobbiamo rapportarci, specialmente in un periodo critico come quello che stiamo vivendo. Tra guerre, nuovi virus e malattie, non si può stare più tranquilli. Con questa notizia, apparentemente neanche le ore notturne si salvano.
Nello specifico, la notizia che fece il giro del mondo riguardava una scena bizzarra, ma che per alcuni fu motivo di terrore e sdegno: secondo alcune ricerche, durante il ciclo di sonno, che tutti noi prima o poi andiamo a compiere, ingeriremmo tra i 7 e gli 8 ragni in una sola notte. Lo scenario non è assolutamente gradevole, né da vedere né da pensare, eppure qualcuno aveva storto decisamente il naso poiché ‘poco convinto sulla questione’.
Effettivamente l’idea che un ragno possa attaccarci durante la notte o che possa inserirsi all’interno di bocca e narici è un po’ strana, specialmente perché gli aracnidi sono in grado di riconoscere la preda giusta, in base a grandezza, pericolosità e stazza. Ma quanto c’è di vero in tutta questa faccenda?
Per chi ha paura persino di una formica, c’è da stare tranquilli: la notizia che fino a poco tempo fa circolava in rete e che trattava l’argomento ragni ingeriti durante la notte è una bufala. O meglio, in Italia è pressoché impossibile, anche se esistono alcuni casi specifici che sarebbe meglio non analizzare, previa morte di puro terrore. Ma perché circolò questa strana notizia, ma soprattutto, vi è una fonte di verità?
Durante la notte, il nostro corpo non rimane fermo: ci muoviamo, russiamo, a volte parliamo persino, ci rotoliamo tra le lenzuola ed emaniamo un certo quantitativo di calore. Per i ragni quindi non siamo assolutamente una preda interessante e, come Focus stesso afferma, ci comportiamo come una sorta di roccia semovente. Per di più i nostri battiti cardiaci e le vibrazioni emanate dal respiro sono davvero fastidiosi per gli aracnidi.
La primissima notizia che uscì fu nel 1993, su una rivista specializzata in PC, come una sorta di ‘esperimento sociale’: gli individui tendono molto di più a credere su ciò che circola in rete senza porsi delle domande reali o senza approfondire in autonomia un certo argomento. Considerando che la faccenda ancora interessa e terrorizza ai giorni nostri, l’esperimento è bello che riuscito!
Eppure, nonostante la bufala, in qualche modo i ragni possono davvero ‘attaccarci’. Sarà quasi impossibile ingerirli durante la notte o ritrovarli annidati all’interno del naso, eppure alcuni casi sono stati confermati, come ad esempio quello di una donna cinese che, dopo una settimana di intenso prurito all’orecchio si recò in ospedale per poi scoprire che all’interno dell’orecchio vi era annidato un ragno. Insomma, un fondo di verità c’è, ma possiamo dormire sonni tranquilli…si spera almeno!
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