Alcuni diranno che era arrivata l’ora che qualcuno facesse qualcosa. Sì, perché la categoria dei ciclisti non è molto amata, soprattutto per i comportamenti che questi sedicenti sportivi hanno sulla strada. Ma le nuove regole stradali saranno ferree nei loro confronti e sgarrare diventerà complicato.
La vita dei ciclisti sta per cambiare perché anche loro dovranno attenersi a delle nuove regole stradali. La categoria, infatti, non è molto amata soprattutto dagli automobilisti, perché spesso non rispetta nemmeno le normali regole della strada. E questo può essere pericoloso anche per la vita delle persone.
Le prime regole in arrivo partono dall’Inghilterra e potrebbero obbligare i ciclisti a circolare con targa e assicurazione. Nel paese, infatti, è scoppiata la moda del ciclismo, quindi il governo si è visto costretto a pensare ad una regolamentazione. Per questo motivo, i ciclisti potrebbero presto essere soggetti alle stesse regole degli automobilisti: una fra le nuove penalità riguarda anche i casi di stato di ebbrezza mentre si è in sella alla bici. Tra le varie proposte in attesa di approvazione, il Regno Unito vorrebbe anche stabilire dei limiti di velocità proprio per evitare gli innumerevoli incidenti. Il cambiamento è stato fortemente richiesto da alcuni funzionari governativi dopo che nel paese è letteralmente esploso il fenomeno del ciclismo.
Le nuove leggi potrebbero, inoltre, prevedere il ritiro dei punti dalla patente in caso di infrazione e multe salate per aver superato i limiti di velocità o essere passati con il semaforo rosso. L’assicurazione potrebbe servire, invece, nel caso in cui i ciclisti più spericolati investano o feriscano i pedoni. Le vittime potrebbero chiedere un risarcimento più facilmente.
Anche lo stato di ebbrezza verrebbe tenuto in considerazione dalle nuove regole, perché un ubriaco in sella ad una bici può essere pericoloso al pari di un automobilista. Il segretario ai trasporti inglese, Grant Shapps, ha spiegato che il cambiamento delle regole mira a porre fine a una scappatoia legale arcaica, che prevede che i ciclisti possano rimanere in carcere per un massimo di due anni anche dopo aver ucciso un pedone.
“Propongo assolutamente di estendere le restrizioni dei limiti di velocità anche ai ciclisti. Questo deve avvenire in particolare sulle strade dove il limite massimo è di 20 chilometri orari. Non voglio impedire alle persone di andare in bicicletta, però questo boom di ciclismo deve essere regolamentato diversamente. I ciclisti devono rispettare le regole stradali, senza passare con il rosso o accelerare facendola sempre franca”.
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