Una donna rimane incinta spendendo soltanto 30 euro: ma com’è possibile e cosa è successo? Il caso ha destato parecchio scandalo!
C’è chi preferisce affidarsi alle cure ospedaliere certificate, con un certo costo ovviamente, ma del tutto legali e assistenza H24, chi invece decide di ‘fare tutto da sé’, evitando l’aiuto degli esperti. Il caso in questione ha nettamente diviso in due non solo la popolazione, ma anche il sistema sanitario occidentale poiché una donna ha potuto concepire un bambino spendendo poco più di 30 euro.
Parliamo di Bailey Ennis, ventiquattrenne londinese dichiaratamente omosessuale. Specifichiamo il suo orientamento sessuale poiché coincide fortemente con il caso che, come abbiamo appena accennato, ha lasciato a bocca aperta tutta Londra. In quanto gay, Bailey sapeva di dover ricorrere all’inseminazione artificiale affinché potesse mettere alla luce un bambino e difatti è stato proprio così.
Tuttavia non si è rivolta assolutamente ad una clinica specializzata, ma è bastato un kit di inseminazione al costo di 30 euro a poterle permettere di rimanere incinta. Scopriamo insieme tutti i dettagli!
‘Desidero diventare mamma da quando sono un adolescente, ma essendo una donna gay, sapevo che prima o poi avrei dovuto vagliare l’ipotesi dell’inseminazione artificiale’ ha dichiarato Bailey Ennis, ventiquattrenne londinese rimasta incinta grazie ad un semplicissimo kit di inseminazione al costo di 30 euro. Alla stampa londinese ha dichiarato alcuni particolari sul motivo per cui abbia deciso di farlo, considerando tra l’altro che i costi di una clinica che offrono assistenza sanitaria continua oscillano tra i 3.000 e i 5.000 dollari.
Bailey desiderava moltissimo un bambino, tuttavia senza il bisogno o l’esigenza di avere una compagna. Essendo omosessuale ha quindi avviato una breve ricerca su Internet, trovando un donatore con una buona cartella clinica e che aveva già in passato donato lo sperma ad alcune coppie LGBTQ+.
Dopo essersi scambiati il numero di telefono, hanno concordato un incontro davanti ad un caffè, il donatore le ha poi fornito il kit incriminato acquistato da un rivenditore specializzato al prezzo di soli 30 euro spiegandole nello specifico cosa dovesse fare. Bailey ha detto di non essersi mai sentita in imbarazzo, anzi, proprio il donatore l’ha messa a proprio agio.
Bailey rimane incinta al primo tentativo concependo nell’ottobre del 2021. A luglio nasce quindi Lorenzo, il suo primogenito. Il caso, come accennavamo, ha creato parecchio scandalo e dissenso poiché le cliniche, oltre a fornire assistenza medica, garantiscono la tutela legale per il donatore. Ma Bailey anche in questo caso ha dichiarato di essere molto tranquilla e che un domani, se vorrà conoscere il piccolo Lorenzo, non esiterà e non si opporrà. Una storia che nonostante il particolare, celebra sempre la vita.
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