Cos’è la lingua di gatto? E a cosa si riferisce questo modo di dire? Riguarda un fenomeno che è capitato ad ognuno di noi almeno una volta nella vita, un fenomeno che oserei definire… fastidioso. Scopriamo di cosa si tratta.
Questo modo di dire arriva dal lontano Giappone e si riferisce ad una tolleranza che tutti noi abbiamo ma che varia da persona a persona. Stiamo parlando della soglia del dolore, diversa da soggetto a soggetto. Ma cosa c’entra la lingua di gatto in tutto questo?
Questo modo di dire nasce, come detto, in Giappone che lo definisce con il termine nekojita (lingua di gatto), e riguarda il fenomeno diffuso nel paese che consiste nella scarsa tolleranza per le bevande molto calde. Avere la lingua di gatto si riferisce alla lingua che diventa sensibile alle bevande e ai cibi molto caldi. Una lingua dalla sensibilità simile proprio a quella dei gatti. C’è chi le ama, anche in estate, c’è invece chi aspetta che le bevande si raffreddino: insomma, ognuno ha la sua tolleranza da rispettare.
Alcuni ricercatori tedeschi hanno condotto vari studi per determinare a quale temperatura caffè, tè e altre bevande siano tollerabili. Ad 87 partecipanti all’esperimento sono state offerte alcune tazze da bere che man mano venivano portate ad una temperatura sempre più alta. I partecipanti dovevano fermarsi quando sentivano la lingua bruciare: e questo stop cambiava a seconda della loro soglia del dolore.
La prima tazza aveva una temperatura di 58°C ed alcune persone avevano immediatamente provato fastidio. Solo un partecipante, tra gli 87, è riuscito ad arrivare in fondo alla prova, provando bruciore alla lingua alla temperatura di 71°C. Davvero un record! Christopher Nielsen, ricercatore all’Istituto norvegese di sanità pubblica, ha spiegato che c’è un’enorme differenza nella quantità di dolore che le persone sentono e possono sopportare.
“ Una cosa normale per uno può essere insopportabilmente dolorosa per altri. Generalmente sopportiamo poco il calore e molto di più il freddo. Quello che ancora non è chiaro è se le persone sensibili al calore in bocca tollerino male le alte temperature anche sul resto del corpo. Di certo nella bocca sono presenti numerosi recettori del dolore e la mucosa orale non protegge dal calore come la pelle sul resto del corpo”.
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