Sesso o non sesso? Dopo il matrimonio per molti diventa più un obbligo che un piacere e i dati delle ricerche lo confermerebbero. Alcune coppie, addirittura, decidono di rinunciarci. Ma sarà davvero così? Scopriamo insieme come stanno le cose.
Vuoi per il caldo, specialmente in questo periodo, vuoi per i vari impegni, malanni, scuse, figli che girano per casa, la coppia dopo il matrimonio fa meno sesso. È un dato di fatto! Come diceva Oscar Wilde, non bisognerebbe mai sposarsi e restare sempre innamorati… in case separate meglio, che così si mantiene vivo il desiderio!
Si sa, all’inizio l’erotismo è importante, è un modo per conoscersi e comunicare attraverso il corpo, poi le cose, inevitabilmente, cambiano e la coppia inizia a fare progetti guardando nella stessa direzione. Le tappe dell’amore sono molte e comprendono aggiustamenti nel corso del tempo. La sessuologa Maria Antonietta Donà spiega a Libero che:
“Fare sesso è anche un modo di comunicare. Da sposati, o conviventi, ci sono tanti altri modi di comunicare e amarsi: si lavora insieme sul progetto famiglia. Ma non è detto che se diminuisce la frequenza con cui si fa sesso diminuisca di conseguenza anche la soddisfazione erotica. La sessualità va coltivata, bisogna continuare a corteggiarsi e a non dare mai nulla per scontato”.
Per esempio sarebbe utile rivivere quei momenti che hanno permesso l’innamoramento iniziale, come la cena fuori, il week end, vestirsi come piace al partner e truccarsi. E al primo campanello d’allarme, è importante aprirsi, parlare, raccontarsi. Rimandare il confronto peggiora solo le cose.
Matrimonio in… bianco
Per risolvere il problema sesso, molte coppie stanno scegliendo di vivere matrimoni in bianco, cioè unioni dove non esiste più alcun tipo di attività sessuale. Dopo qualche anno la passione si trasforma in amicizia, condivisione e complicità. I sexless marriage, come li chiamano gli anglosassoni, coinvolgono circa il 30 per cento delle coppie.
“Accettare un matrimonio bianco vuol dire vivere felici, perché in un rapporto è proprio la sessualità il tema di conflittualità più frequente”, ne è convinto lo psichiatra Paolo Crepet.
La verità è che l’uomo e la donna vivono il sesso in modo diverso: il primo desidera farlo di più anche per una questione biologica, mentre la seconda punta di più ad un benessere psicofisico. E queste differenze generano inevitabilmente un conflitto. L’importante è che la coppia sia totalmente d’accordo su questo tipo di scelta perché, un eventuale disaccordo non manifestato, potrebbe portare ad una rottura. Parlare e comunicare è fondamentale e non solo per questioni sessuali ma anche per progetti di coppia che, spesso, vengono dati per scontati.