L’annoso dilemma forse è ormai risolto: vive di più l’uomo o la donna? Finalmente sembra che qualcuno sia riuscito a rispondere a questa eterna domanda. Scopriamo chi è il più longevo.
Uomini o donne? Chi vive di più? Finalmente abbiamo la risposta quindi possiamo dire che…
L’eterna gara tra uomini e donne
Ma vivono di più le donne o gli uomini? Sembra che finalmente qualcuno sia riuscito a rispondere a questa annosa domanda: viviamo di più noi donne! E perché, qualcuno si starà chiedendo? Per via di un cromosoma, che accelererebbe le malattie legate all’invecchiamento nei maschi. I motivi sono legati al cromosoma Y che noi donne non abbiamo (il nostro è XX) che renderebbe l’esistenza del maschio meno longeva.
Secondo uno studio effettuato dall’Università statunitense della Virginia, la scomparsa del cromosoma maschile nel corso dell’invecchiamento produce non pochi danni sul muscolo del cuore: si creano infatti delle cicatrici che possono portare ad una insufficienza cardiaca letale. La percentuale dei casi è preoccupante, perché si parla di circa il 40% degli uomini con età media di 70 anni.
Ma ora c’è un farmaco che…
… può ridare la speranza, in quanto andrebbe a risarcire le cicatrici che si formano sia a causa dell’invecchiamento sia a causa di un eventuale infarto. La medicina andrebbe, infatti, a diminuire gli effetti dannosi legati alla perdita del cromosoma. I primi test sono già stati fatti sui topi, e i risultati sono sorprendenti. I ricercatori si sono avvalsi della tecnica di ingegneria genetica Crispr, quella delle forbici molecolari del DNA per intenderci.
Grazie a questo studio, hanno scoperto che la perdita del cromosoma Y, accelerando l’invecchiamento nei maschi, rende maggiore la propensione a creare cicatrici nel cuore. Questa è la causa della distruzione del tessuto cardiaco e della conseguente morte precoce. Oltre al processo di cicatrizzazione, gli studiosi hanno notato che la perdita del cromosoma innesca anche una serie di reazioni che colpiscono il sistema immunitario, scatenando la fibrosi.