Aveva deciso di togliersi la vita e ci stava quasi riuscendo ma qualcosa lo ha fermato. Una voce imponente lo ha riportato prepotentemente in vita. Vediamo cosa è successo davvero.
Il suicidio non è mai la soluzione giusta, e non lo è soprattutto per scappare dai problemi della vita. Lo ha capito il protagonista della nostra storia che è stato fermato appena in tempo…
Una voce salvifica
Le persone che si sono avvicinate alla morte, o che hanno vissuto delle vere e proprie esperienze di pre-morte, raccontano di aver percepito determinate emozioni. C’è chi si è sentito avvolto dalla luce e dall’amore, c’è chi, invece, ha assistito ad un vuoto oscuro e desolato. Le storie vengono raccontate dai pazienti che sono stati rianimati in tempo. Uno di questi racconti viene narrato da Piotr, un uomo polacco che parla della sua esperienza descrivendola come negativa. Piotr ha cercato di togliersi la vita da bambino e ricorda ancora vividamente quello che è successo dopo:
“Mi sono reso conto che c’erano altre persone oltre a me. Persone che mi erano vicine ma già morte. Gli esseri erano amichevoli ma allo stesso tempo terribilmente tristi.”
La storia dell’uomo appare nel libro Polskie życie po życiu che tradotto diventa La vita polacca dopo la vita. Secondo il suo resoconto, Piotr bambino si sentiva trascinato in un aldilà che era un abisso oscuro, e quando si è reso conto che si stava dirigendo verso questa zona nera ha sentito che la tragedia era vicina. Dai vari racconti anche di medium, la descrizione fatta dal polacco rappresenta proprio la dimensione in cui rimangono per lungo tempo le anime dei suicidi: un posto triste, grigio, dove la disperazione aleggia intorno continuamente.
Alla fine… la salvezza
Piotr ha raccontato che è stato riportato in vita da una voce imponente che gli ha detto che non era ancora arrivato il suo momento. Un’esperienza simile è stata condivisa anche da una donna presente nel libro, che ha affermato di essere stata sull’orlo della morte durante il parto.
“Era come scendere all’inferno. Improvvisamente sono diventata una specie di luce nei cieli. Ho urlato ma non veniva fuori alcun suono da parte mia. È stato un incubo. Mi sono girata e rigirata e ho capito che poteva andare avanti così per sempre. Ho sentito la solitudine e il vuoto associati all’essere nello spazio.“
Le NDE sono un argomento fortemente contestato tra scienziati ed esperti di salute. Nel 2014, il SSN ha affermato che le domande sulla vita dopo la morte rimangono senza risposta a seguito di un ampio studio, aggiungendo che:
“È perfettamente plausibile che le persone continuino ad avere pensieri ed esperienze mentre c’è ancora sangue ossigenato che scorre nel cervello. Nel complesso, questo studio non fornisce prove a sostegno dell’esistenza di una vita dopo la morte, semplicemente le persone vicino alla morte potrebbero ancora avere esperienze di memoria.“