Si stima che oggi in Italia la pratichino almeno due milioni di individui. C’è chi frequenta istituti collegati a scuole tradizionali, e chi sceglie corsi soft in palestra o il fai da te. Negli ultimi anni c’è stata una vera e propria esplosione del fenomeno. Eppure questa pratica può comportare controindicazioni ed effetti collaterali che non tutti prendono in considerazione.
Questa pratica, intesa come disciplina meramente fisica o come complesso di tecniche per raggiungere il benessere fisico-spirituale, conosce elevato consenso nel nostro Paese. In pratica, un italiano su cinque ha provato almeno una volta nella vita questa disciplina e la meditazione.
Controindicazioni dello yoga
Chi si approccia a questa disciplina conosce di certo i benefici fisici e mentali da essa promossi. Ma è pur vero che lo yoga può avere delle importanti controindicazioni che possono riguardare incidenti alla schiena e alle spalle. Ma non solo. Alcuni esercizi, per esempio quelli a testa in giù, sono considerati potenzialmente pericolosi per l’apparato muscolo-scheletrico del collo.
Sulla questione hanno indagato nel corso degli anni diversi studi scientifici. Ma in quest’articolo ci concentreremo su una ricerca americana condotta nel 2019 che ha analizzato gli effetti avversi associati allo yoga su un campione di quasi duemila praticanti.
I ricercatori hanno intervistato i soggetti testati per conoscere le loro abitudini relative agli stili di yoga praticati. Hanno voluto sapere per quanto tempo si dedicavano alla pratica e se avessero mai sperimentato effetti negativi acuti o cronici in seguito alle sessioni.
I risultati dell’indagine
I ricercatori hanno mostrato che un adulto su cinque aveva riportato almeno un effetto avverso acuto associato alla pratica dello yoga. Uno su dieci, invece, denunciava un effetto avverso cronico. Si parla soprattutto di effetti di tipo muscolo-scheletrici. Slogature, dolori, blocchi, strappi muscolari.
Gli effetti avversi erano associati per lo più all’appoggio delle mani, delle spalle e della testa ma soprattutto all’auto-apprendimento. Ciò significa che lo yoga conosce controindicazioni soprattutto quando si svolge come pratica senza supervisione. La ricerca, dunque, ha dimostrato che lo yoga è un esercizio più sicuro rispetto ad altri tipi di sport, ma va praticato con massima attenzione e sotto la guida di personale esperto, cioè di un maestro che non sia improvvisato.
Se questa antica tradizione orientale che unisce movimento e meditazione è fra le discipline più praticate in Occidente lo si deve alla sua funzionalità. È un’attività praticabile a ogni età e che offre benefici anche mentali. Tutto sta nel praticarla come si deve!