La leucocitosi è la condizione medica in cui la concentrazione di globuli bianchi nel sangue supera il valore del range considerato normale. Nello specifico è quando i leucociti superano il valore di 10.500 unità per µl. Bisogna premettere che non sempre questa condizione è sintomo di una grave patologia. Tuttavia è importante capire come si può presentare e riscontrare questa condizione. E poi è di certo utile sapere quali possono essere le cause scatenanti e in che modo dobbiamo comportarsi.
Di solito associamo la comparsa di un elevato numero di globuli bianchi a un’infezione. Quindi pensiamo subito a un virus. Ma in realtà le cause di una leucocitosi possono essere varie e non sempre drammatiche.
A informarci sulla presenza di globuli bianchi alti sono le analisi del sangue. E si parla appunto di leucocitosi quando queste cellule del sistema immunitario sono al di sopra del range normale nel sangue. Il più delle volte ciò significa che è in atto una risposta infiammatoria collegata a un’infezione, a delle forme di intossicazione, a dello stress, a un abuso di sostanze dopanti, eccetera. In casi più gravi questo valore fuori norma può indicare la presenza di tumori ossei e leucemia. Ma la leucocitosi può verificarsi anche dopo un intenso esercizio fisico o un periodo di particolare agitazione emotiva.
La medicina riconosce cinque tipi principali di leucocitosi. La forma più comune è detta neutrofilia. E riguarda i neutrofili, che sono i globuli bianchi primari che rispondono a un’infezione batterica. Per questo la causa più comune di una neutrofilia è un’infezione batterica, in particolare le infezioni piogeniche. Oppure possiamo essere al cospetto di uno stress forte, dovuto a un trauma fisico, a un infarto o a un’ustione. I globuli bianchi alti possono anche indicare una linfocitosi, che ha a che fare con infezioni virali, disturbi linfoproliferativi, epatite o mononucleosi.
La monocitosi si verifica il più delle volte durante l’infiammazione cronica. Le malattie che producono tale infiammazione sono la tubercolosi, la sifilide, la malaria, la nutropenia cronica… L’eosinofilia riguarda il numero degli eosinofili nel sangue periferico, ossia dei globuli bianchi che combattono i parassiti. Ha a che fare quindi con infezioni di parassiti e forme allergiche. Infine, c’è la basofilia che indica la probabile presenza di una leucemia mieloide cronica (LMC) o di una neoplasia mieloproliferativa alternativa.
Per conoscere che tipo di infezione o infiammazione stiamo affrontando dobbiamo quindi affidarci agli esami del sangue. Grazie agli intervalli di riferimento per gli esami del sangue possiamo interpretare la condizione generale o specifica del nostro organismo e tenere sotto controllo alcune patologie. Di norma si usano intervalli standard, ma i risultati degli esami del sangue devono sempre essere interpretati utilizzando l’intervallo di riferimento fornito dal laboratorio che ha eseguito il test.
A seconda della gravità del numero dei globuli bianchi alti nel sangue possiamo andare incontro a vari sintomi. Il primo e più diffuso è la febbre alta. Poi ci sono la debolezza e il dolore alle articolazioni, la difficoltà di concentrazione e l’inappetenza…
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