Chi sta già pensando di acquistare il pellet in vista dell’inverno, si sarà accorto che i prezzi sono saliti alle stelle. E così, per risparmiare, ci si affida a offerte trovate sul web e si cercano proposte competitive, ma è facile essere truffati. Da quando il prezzo del legno è salito in conseguenza alla crisi energetica, si sono moltiplicati anche i rischi di incappare in contraffazioni e frodi.
Sì, il costo del combustibile ricavato dal legno vergine è più alto che mai, e la materia comincia a scarseggiare. Ecco perché in tanti stanno già correndo ai ripari acquistando già da ora la biomassa da usare per il riscaldamento domestico in vista dall’inverno.
Acquisto del pellet: occhio alle truffe
Si usa il pellet per varie ragioni. C’è chi lo sceglie per esigenze domestiche, chi per risparmiare un po’, e chi opta per tale materiale da combustione per essere più rispettoso nei confronti dell’ambiente. Ma con la crisi energetica in atto anche il costo di questo combustibile di origine lignea è diventato proibitivo. Ed è difficile capire anche cosa stia succedendo sul serio sul mercato. Si sa solo che la situazione potrebbe peggiorare alla fine dell’estate.
Dunque, come al solito, piccoli e grandi criminali sono scesi in campo per mettere in atto delle vere e proprie truffe ai danni dei consumatori. La Guardia di Finanza sta sequestrano migliaia di tonnellate di pellet da riscaldamento contraffatto. Coinvolti nella frode commerciale ci sono titolari di azienda, rivenditori, produttori, importatori e grossisti. Insomma, gli imbroglioni sono dovunque. Sono stati scoperti dei mega-impianti in cui ogni giorno si produceva del pellet illegalmente. E di sicuro ce ne sono altri. Quando la richiesta è alta, i disonesti cominciano presto a darsi da fare con la contraffazione, per vendere il materiale sul mercato con falsi marchi di certificazione, relativamente a qualità e conformità ambientale. E bisogna fare molta attenzione. Il pellet che acquistiamo deve essere di qualità e a norma.
A cosa bisogna fare attenzione quando si acquista il combustibile?
Al momento dell’acquisto è fondamentale accertarsi che il pellet abbia tutte le certificazioni di qualità. Come per esempio ENplus®, che è la griglia di certificazione del pellet più importante è diffusa. In questo schema sono chiarite tutte le caratteristiche del prodotto, tra cui il potere calorifico e la percentuale di particelle fini. In modo da garantire che apparecchi come stufe e caldaie alimentate a pellet funzionino in maniera ottimale e, soprattutto, producano la minor quantità possibile di polveri sottili nel rispetto della salute e dell’ambiente.
Il marchio di garanzia ci informa sulla storia del prodotto, dalle prime fasi di produzione fino alla vendita finale. In tal modo possiamo maneggiare una materia analizzata in maniera trasparente e indipendente e possiamo contrastare le frodi lungo tutta la filiera. Esiste anche un database liberamente consultabile online che presenta tutte le informazioni utili a verificare la “genuinità” della certificazione.
L’analisi del codice identificativo e delle informazioni aziendali permette al consumatore di accertare l’effettiva conformità del prodotto certificato. Possiamo anche sapere se il rivenditore da cui ci siamo forniti sia in contatto con distributori di pellet ENplus®.
Per fortuna chi subisce una simile truffa può essere rimborsato. Tutto ciò grazie a un’iniziativa promossa dall’associazione Codici. Dopo l’intervento eseguito dalla Guardia di Finanza, con il sequestro di oltre cinquemila tonnellate di pellet da riscaldamento contraffatto e commercializzato in frode, l’Italia si sta preoccupando della situazione e sta correndo ai ripari. Nello specifico, i consumatori che hanno acquistato il pellet sequestrato dalla Guardia di Finanza possono segnalarlo all’associazione Codici per richiedere assistenza legale. Basta telefonare al numero 06.55.71.996 oppure mandare una mail all’indirizzo segreteria.sportello@codici.org.