La distorsione alla caviglia è il più frequente trauma muscolo-scheletrico dell’arto inferiore. In termini tecnici rappresenta una temporanea perdita di rapporto tra le due superfici articolari del piede. Tale trauma si verifica quando il movimento dell’articolazione va oltre il suo normale spazio di azione.
E per gli sportivi è un vero e proprio guaio, dato che è difficile tornare a correre e a caricare il piede anche dopo che il trauma sembra superato. Ugualmente seria è la condizione posteriore a una distorsione al ginocchio.
Dopo una distorsione è facile che le articolazioni subiscano recidive o che il piede riveli difficoltà nel ritorno alle prestazioni ottimali. Per prima cosa è però importante capire se la distorsione della caviglia non abbia causato lacerazione dei legamenti o delle strutture tissutali. Infatti, se non ci sono lacerazioni, basterà qualche giorno di riposo, fino a un massimo di due settimane, per tornare a correre. L’importante è non forzare i tempi e non tornare allo sport prima che il dolore non sia completamente passato.
Se invece c’è stata una lesione più seria il tempo di recupero varia in genere dalle tre alle dodici settimane. Le lesioni si valutano in base all’intensità del trauma e si dividono in differenti gradi. Con una lesione di secondo o terzo grado è necessario sottoporsi a una riabilitazione. Tale intervento permette un’accelerazione dei tempi di recupero e soprattutto dovrebbe scongiurare le recidive.
I fisioterapisti raccomandano sempre un controllo della caviglia nel mese successivo alla distorsione per valutare la presenza di instabilità o dolori residui post corsa. Tornare subito a correre è sconsigliato perché pericoloso, in ogni caso.
In certi sfortunati casi l’articolazione necessita di tempi di recupero molto più lunghi e di un adattamento graduale. Ciò avviene quando c’è il rischio di distorsioni recidivanti o lesioni cartilaginee. Ecco perché è suggerito indossare una cavigliera elastica, dai primi passi alle prime corse.
La cavigliera protegge l’articolazione e riduce il rischio di infiammazioni e ricadute. Essa aiuta a stabilizzare la componente legamentosa della caviglia evitando ulteriori lesioni tissutali e problemi con la cartilagine, i tendini e le ossa. Da sola, però, non è un’assicurazione contro recidive e ulteriori lesioni: è un dispositivo medico che andrebbe usato sotto consiglio di uno specialista.
Nel malaugurato caso in cui un legamento si sia stirato, strappato parzialmente o rotto, il recupero sarà molto più lungo. Il fisioterapista e l’ortopedico dovranno quindi ricreare la stabilità con interventi di ricostruzione del legamento oppure con un corretto percorso riabilitativo.
Dopo molteplici indiscrezioni, Francesco Paolantoni rompe il silenzio riguardo il suo addio a Ballando con…
Come fa Amazon a tutelarsi in caso di reso truffaldino? E che cosa rischia chi…
Un gruppo di scienziati ha scoperto qual è il vero motivo per cui tante persone…
Ecco quali sono i reati che costituiscono vere e proprie "macchie" sulla fedina penale. Le…
Emma Marrone non è riuscita a nascondere l'emozione dopo l'evento e ha confidato ai follower…
Secondo le anticipazioni turche, nelle prossime puntate di Endless Love, Emir metterà in atto un…