Tiémoué Bakayoko, classe 2004, è un calciatore francese di origini ivoriane, attualmente tesserato dal Milan, che lo ha preso in prestito dal Chelsea. E c’è da scommetterci che, nei prossimi giorni, il suo nome finirà su tutti i giornali. Non per una prestazione eccellente in campo, dato che il campionato è ancora fermo, ma per un fatto verificatosi a Milano la sera del tre luglio.
Pare infatti che la polizia milanese abbia fermato il centrocampista francese. Un blocco in pieno stile da film d’azione. Mani in alto! Ecco cosa hanno gridato gli agenti con le armi in pugno. Avevano infatti riconosciuto nel calciatore il pericoloso spacciatore partecipante a una sparatoria.
Immaginiamo che Bakayoko abbia vissuto almeno qualche attimo di puro terrore. Si è visto tre o quattro pistole puntate in faccia, mentre passava in centro a Milano, tranquillo e rilassato. Immobilizzato dalle forze dell’ordine, il calciatore è riuscito a spiegare ai poliziotti chi era e che dovevano essersi sbagliati. Un minuto per rendersi conto dell’abbaglio, e gli agenti lo hanno finalmente mollato. Quindi si è trattato di un classico scambio di persona. Per il giovane Tiémoué Bakayoko, comunque, non sarà facile dimenticare cos’è accaduto quella notte del tre luglio, tra piazza Gae Aulenti e corso Como.
Perché la polizia ha fermato proprio il centrocampista? Pare che dopo una sparatoria tra spacciatori senegalesi, la polizia abbia inseguito un SUV con a bordo un uomo con una maglietta verde. Non trovandolo, è scattato un posto di blocco. Nei pressi di corso Como, i poliziotti hanno individuato un altro SUV, e dentro un altro uomo con la maglietta verde: Bakayoko. E così sono andati nel pallone. Hanno fatto scendere il centrocampista e gli hanno puntato la pistola contro. Il tutto è stato ripreso da un automobilista di passaggio.
Ricapitolando: la polizia ha intimato a Bakayoko di scendere subito dal SUV. Poi lo ha immobilizzato contro la volante e perquisito. Un agente, per tutto il tempo, gli ha tenuto una mano sul collo. Un’altra poliziotta lo teneva sotto tiro. Poi, di colpo, gli agenti si sono resi conto di aver fermato un VIP: il centrocampista del Milan, ex Napoli ed ex Chelsea. E così sono arrivate le scuse e il rilascio. Ovviamente sul web si è parlato subito di razzismo e pressapochismo da parte degli agenti.
La Questura è intervenuta per spiegare che il colore della pelle non è stato l’elemento che ha portato i poliziotti a intervenire. Il controllo sarebbe scattato perché il calciatore indossava una maglia uguale a quella dello spacciatore ed era a bordo di un SUV simile… Ecco il video del fermo…
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