Più intricata di un film: ecco come appare la vita del divo hollywoodiano Jack Nicholson. Dalla nascita al compimento dei suoi ottantacinque anni, l’attore originario del New Jersey ne ha passate di tutti i colori. Tragedie familiari, eccessi, cattive frequentazioni e torbide storie d’amore hanno reso la sua esistenza parecchio movimentata.
Al cinema Nicholson riesce a interpretare con agilità personaggi cinici e psicopatici, teneri e romantici, necrotici e appassionati. Spesso ha dato il meglio di sé vestendo i panni di antieroi e cattivoni. Ogni suo personaggio esprime sempre un’ombra distinguibile di strisciante inquietudine. Ed è di sicuro un marchio di fabbrica, che il nostro Jack deve alla propria esperienza personale.
La vita spericolata di Jack Nicholson, e il dramma familiare nascosto
Jack Nicholson è nato nel 1937 in New Jersey, in una famiglia di irlandesi cattolici. Per trentasette anni della propria vita l’attore ha riconosciuto come genitori John ed Ethel May Nicholson. Ma costoro non erano davvero il padre e la madre. John, in ogni caso, sparì presto: lasciò la famiglia quando Jack aveva pochi anni. E in casa rimasero solo mamma Ethel, proprietaria di un salone di bellezza, Jack, sua sorella maggiore June e l’altra sorella Lorraine.
Quando negli anni ’70 Nicholson raggiunse la fama come attore, un giornalista fece alcuni indagini sulla sua biografia e scoprì chi era la vera madre di Jack. Quella notizia sconvolse profondamente il grande attore di Hollywood, al tempo già famoso per aver recitato in Chinatown dell’amico Roman Polanski. La vera madre di Jack, infatti, era quella che credeva sua sorella: June Nicholson. E il vero padre? Be’, quello non è mai venuto fuori. Sappiamo che June era stata sposata con lo showman italo-americano Donald Furcillo, ma a quanto pare rimase incinta dopo aver frequentato il manager Eddie King.
Nel 1974, al momento di scoprire la verità, June era però già morta (era scomparsa nel 1970). Ed era deceduta anche la nonna di Jack, ovvero Ethel. Quindi l’attore non ha mai potuto sapere di più su quella storia. “Fu un evento piuttosto drammatico” disse Nicholson riferendosi a quella scoperta. “Ma non è stato quello che chiamerei un evento traumatizzante, visto che ero già abbastanza duro psicologicamente“.
Violenza e trasgressioni
Jack non era infatti un ragazzo così fragile. Da adolescente aveva trascorso un anno intero in carcere, per dei piccoli e ripetuti furti. A vent’anni si era arruolato nell’aeronautica, ma solo per evitare di essere mandato in Corea in guerra. Rissoso e attaccabrighe, litigò con tutti i commilitoni e i superiori. Era solito dormire con una mazza da baseball nascosta sotto il materasso…
Sognava di diventare uno scrittore, Jack… ma alla fine si è imposto come attore. Iniziò a lavorare giovanissimo, già nel 1950. Prima in teatro e poi al cinema. Fece amicizia con Marlon Brando e poi con Roman Polanski. E pare che fosse anche amico pure di Charles Manson, il serial killer che organizzò la mattanza di star di Hollywood. Nicholson, però, soprattutto vicino al regista Roman Polanski, e rimase sconvolto quando Manson si rese responsabile dell’omicidio della moglie di Polanski, Sharon Tate. Sappiamo che dopo la morte della Tate, Nicholson iniziò a dormire con un martello sotto il cuscino e a bere più del solito.
In quegli anni frequentò moltissime donne. E intrecciò relazioni molto movimentate con attrici famose, ballerine e intrattenitrici. Non si è mai sposato, ma ha avuto sei figli da cinque donne diverse. Ha collezionato un mucchio di denunce per guida in stato di ebrezza e aggressione. La più strana? Nel 1996, è stata intentata una causa contro Nicholson per la rottura delle protesi mammarie di una donna.