Sembrerebbe un innocente giochino da spiaggia per bambini, ma secondo l’ENPA (Enta nazionale protezione animali) si tratta di uno strumento molto pericoloso. Ecco perché non lo potrai più usare in spiaggia. Di cosa si tratta?
Tutti da bimbi ci siamo almeno una volta armati di retino e secchiello per andare a caccia di granchi e pesciolini. Ma i bambini si oggi non possono più farlo. È vietato. E i loro genitori potrebbero andare incontro a pesanti sanzioni.
Non lo potrai più usare in spiaggia: ecco che cos’è
L’Ente nazionale protezione animali ha lanciato una campagna di informazione e sensibilizzazione su quelle che definisce le “torture in secchiello“. L’invito è quello di non portare e usare mai più il retino in spiaggia. Per quale motivo? Perché questo strumento è parecchio dannoso per le creature marine. E perché i bambini devono essere educati il prima possibile al rispetto delle specie ittiche da piccoli.
In diverse spiagge italiane i volontari dell’ENPA stanno organizzando incontri di sensibilizzazione con i più piccoli il cui slogan è Spezza il retino!
Catturare granchi, telline, pesciolini, meduse e altre creature marine è una barbarie: ammettiamolo. Lo sappiamo: l’acqua nei secchielli si riscalda velocemente, specialmente se i bambini li lasciano esposti al sole, e per le creature acquatiche è mortale.
Quante volte abbiamo visto bimbi con il secchiello pieno di granchi o pesciolini sulla spiaggia? Siamo di fronte a una cattiva abitudine tutta Italia, di sicuro dura a morire. Ma la pesca con il retino è una tecnica crudele e dannosa per l’ambiente.
Un reato punito dal Codice penale
Ma anche se tale comportamento è stato tollerato in passato, i tempi sono maturi per abbandonare per sempre questa pratica. Ecco perché non lo potrai più fare. Non è un gioco innocente. Anzi… pescare con il retino è una pratica dannosa per l’ambiente e un reato punibile ai sensi del Codice Penale articolo 544 bis e ter.
L’ENPA ricorda appunto che tutti gli animali, “compresi gli abitanti del mare come meduse, pesci o molluschi”, sono protetti e non si possono catturare né imprigionare, neanche temporaneamente. Le multe per i trasgressori possono arrivare fino ai cinquecento euro! L’estate 2022 sarà quindi anche ricordata come la stagione della prima grande campagna di sensibilizzazione per dire stop al retino.