Il nostro corpo è pieno di plastica, ne mangiamo in continuazione senza accorgercene

La plastica è ovunque ormai, addirittura ne mangiamo senza accorgercene e questo fatto è grave. Il diffondersi delle microplastiche, infatti, è preoccupante e gli scienziati lanciano l’allarme.

Il corpo umano ne conterebbe a centinaia e esserne consapevoli non è positivo, perché significa che la situazione è già seria. Riusciremo a disintossicarci?

Le mangiamo senza accorgercene

Lo rivela uno studio choc che arriva dall’Olanda. A lanciare l’allarme gli scienziati della Vrije Universiteit Amsterdam, che hanno rilevato la presenza di queste particelle dannose in prodotti alimentari, nel sangue di animali da allevamento e… nelle persone. La ricerca è stata fatta per verificare e studiare la presenza di microplastiche soprattutto negli animali che vengono allevati, ed è proprio nelle carni bovine e suine che ne è stata rilevata una grande quantità.

I risultati sono preoccupanti perché queste particelle di plastica si trovano nei tre quarti della carne e dei prodotti lattiero-caseari analizzati. Purtroppo la conseguenza logica della scoperta, visto che ci alimentiamo con questi cibi, è che le microplastiche ci sono anche nel sangue umano delle persone. Questo significa che le particelle in questione sono in grado di viaggiare nel nostro organismo e di depositarsi negli organi.

Sono davvero così pericolose per l’uomo?

Ma esistono davvero degli effetti tossicologici gravi per gli umani? L’effetto sulla salute umana delle microplastiche non è ancora noto in realtà, anche se si stanno verificando delle evidenze non trascurabili. In laboratorio, infatti, si è già scoperto che queste particelle possono danneggiare le cellule umane. A tal proposito i ricercatori ricordano le milioni di morti precoci causate ogni anno dalle particelle d’inquinamento atmosferico con cui gli uomini entrano in contatto. 

Una delle cause della presenza di microplastiche nel sangue animale e umano è rappresentata dalla catena alimentare: le particelle sono state trovate in tutti i campioni di mangimi analizzati. Mangimi che poi vengono ingeriti dagli animali da allevamento e infine dagli uomini, che si nutrono dei prodotti derivati. Si è visto, poi, che un’altra fonte di contaminazione potrebbe essere rappresentata dagli imballaggi in plastica. Che sia seriamente arrivato il momento di cambiare?