Il tumore della cervice uterina si manifesta attraverso sintomi vari, ma uno di questi può essere inconfondibile. Se individuato per tempo, può salvarti la vita. Sì: c’è un tumore di cui puoi sentire l’odore. E in questo modo puoi sperare in una diagnosi precoce: un elemento fondamentale affinché la prognosi sia veramente favorevole.
Tale tumore si sviluppa nella parte inferiore dell’utero, che è l’organo dell’apparato femminile dove si sviluppa l’embrione durante la gravidanza. Per capire meglio il punto, considerate che l’utero rivela una forma simile a un imbuto rovesciato e che è formato da due parti principali. C’è la parte superiore, chiamata corpo dell’utero; e c’è la parte inferiore, ossia il collo dell’imbuto, che è detta cervice.
La cervice uterina si collega direttamente alla vagina. I medici la suddividono in due parti: l’endocervice, che è la zona più vicina al corpo dell’utero, e l’ectocervice, che punta alla vagina. La prima zona è caratterizzata da cellule di tipo ghiandolare. La seconda da cellule squamose. E quasi sempre il tumore alla cervice si sviluppa fra queste due zone, nel punto di congiunzione ideale o di confine.
Purtroppo moltissime donne sviluppano un cancro in questa zona. E una diagnosi precoce è fondamentale per salvarsi. E come possiamo intuire che si sta sviluppando un tumore? Be’, fra i sintomi principali del tumore alla cervice ce n’è uno di tipo olfattivo e inconfondibile. Un campanello d’allarme che può aiutarci a individuare e a combattere il prima possibile questo male.
Innanzitutto, è importante sottoporsi a screening cervicali. Questa è la modalità di prevenzione più raccomandata. Se poi avverti disturbi come sanguinamento vaginale, incontinenza, gambe gonfie e stipsi, potresti essere di fronte a sintomi del tumore alla cervice. Un campanello d’allarme che potrebbe indicare l’insorgenza di questo male alla cervice è di natura olfattiva. Uno specifico odore emanato dalle perdite vaginali può avvisarti della presenza di un tumore.
Le secrezioni vaginali hanno funzione batteriostatica. Sono cioè in grado di mantenere pulita la cervice uterina e proteggere l’apparato dalle infezioni. Se il muco è fluido e ha una colorazione lattea o chiara (nel periodo non del ciclo), significa che è tutto ok. Se le secrezioni vaginali sono maleodoranti, purulente, dense e grigiastre o striate di sangue c’è da preoccuparsi. L’odore caratteristico è acido. Non indica per forza la presenza di una neoplasia. Ma comunque è sintomo della presenza di irritazioni e infezioni.
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