Cattive notizie per gli amanti del caffè. Uno studio norvegese ha evidenziato una correlazione fra il consumo frequente di questo tipo di bevanda e il colesterolo sierico o cattivo. Dunque il caffè aumenterebbe il rischio di infarto. Ma non tutti i caffè sarebbero dannosi. Dipende da quale preparazione si sceglie…
Dei ricercatori norvegesi hanno analizzato i dati relativi al consumo di caffè nella loro nazione. E hanno notato che chi abusa di una particolare qualità di questa bevanda è a maggiore rischio di infarto.
Caffè e infarto: la correlazione fra modalità di preparazione, colesterolo e cardiopatie
Attenzione alla scelta del caffè: il rischio infarto è dietro l’angolo. E il pericolo riguarda soprattutto gli uomini sopra i cinquant’anni. Sappiamo che il caffè rivela numerosi effetti benefici per il nostro organismo. Ma contribuisce anche all’aumento del colesterolo sierico a causa dei suoi diterpeni, e di sostanze chiamate cafestol e kahweol. Ma l’effetto negativo varia in base al metodo di preparazione.
Con una ricerca basata su un campione di ventimila cittadini norvegesi, dei ricercatori della Arctic University of Norway di Tromso e dell’Università di Oslo hanno voluto capire quale metodo di preparazione del caffè incidesse di più sull’aumento del colesterolo e sul rischio di infarto.
Analizzando tutti questi dati i ricercatori hanno concluso che il consumo di caffè espresso è associato a un aumento della colesterolo sierico di lieve entità fino a tre tazzine al giorno. Da quattro tazzine in su, i livelli salgono di qualche punto percentuale. Ma più negli uomini che nelle donne. Il caffè della moka inciderebbe lievemente sui livelli di colesterolo cattivo in entrambi i sessi. Mentre il caffè filtrato (quello americano) è stato associato a un piccolo aumento di colesterolo solo nelle donne. Poco dannoso sembra infine il caffè solubile.
Moka o espresso?
In generale i norvegesi ci consigliano di non abusare di moka ed espresso. Secondo la loro ricerca solo il caffè solubile incide pochissimo sul colesterolo sierico. Livelli troppo altri di colesterolo sierico, come sappiamo, portano all’ostruzione delle arterie e a problemi cardiovascolari. Il rischio peggiore è ovviamente l’infarto.
Lo studio si pone dunque in aperto contrasto con numerose altre ricerche che hanno invece promosso il caffè come una bevanda salutare. E soprattutto benefica per il cuore. Ci sono studi che, ad esempio, sostengono che i cardiopatici e coloro che hanno già subito un infarto possono bere senza problemi caffè espresso o della moka.
I vantaggi legati al consumo di questa bevanda sembrerebbero legati alla presenza di antiossidanti e polifenoli. Che dirvi, dunque? Nel dubbio, non esagerate…